Una via per Andrea Spezzacatena, il ragazzo dai pantaloni rosa: la proposta a Roma
Lo hanno definito il "ragazzo dai pantaloni rosa", etichettato come ragazzo gay e bullizzato per questo: nella giornata di oggi, in cui cade il dodicesimo anniversario dalla sua morte, nel consiglio comunale della capitale è stata avanzata la proposta di delibera per intitolare via delle Carine ad Andrea Spezzacatena. Lo ha fatto sapere Fabrizio Marrazzo, portavoce Partito Gay LGBT+, Solidale, Ambientalista, Liberale.
"Sarebbe un'iniziativa dall'importante valore simbolico", ha commentato Teresa Manes, la madre del giovane che si è tolto la vita, la cui storia è raccontata in questi giorni nelle sale con il film "Il ragazzo dai pantaloni rosa", primo al box office la scorsa settimana. La proposta, inoltre, arriva nel giorno in cui si celebra il TDor e si ricordano le vittime dell'omobilesbotransfobia.
La proposta in consiglio comunale
"Andrea fu etichettato come gay e bullizzato per un pantalone rosa ed una foto fatta tra amici, indipendentemente dalla sua identità di cui nessuno potrà mai sapere – scrive in una nota Marrazzo – Nella delibera chiediamo di intitolargli via della Carine, cioè quella antistante il Liceo Cavour, dove frequentava il secondo anno prima del tragico evento. Tale scelta vuole essere un simbolo di memoria e un impegno concreto verso un'educazione più inclusiva e rispettosa".
Nel frattempo, è stato annunciato anche che la proposta ha già raccolto il sostegn di alcuni gruppi politici, fra cui Movimento 5 Stelle, del Partito Democratico e Azione. "Ci auguriamo che molti altri consiglieri si uniscano alla proposta, anche di altre forze politiche di maggioranza ed opposizione, in questo importante gesto di riconoscimento e sensibilizzazione – ha aggiunto Marrazzo – Per questo voglio ricordare anche il servizio di Gay Help Line 800 713 713, a cui è possibile rivolgersi in caso di necessità".
Il ricordo di Andrea Spezzacatena
In quegli anni a gestire il servizio c'era lo stesso Marrazzo: "Mi ricordo di aver letto un commento, dicevano che Andrea di fronte le offese del branco invece di reagire scese una fermata prima dalla metro e tornò a casa a piedi: così ho capito quanto per Andrea la vita fosse diventata impossibile on-line e nella vita reale".