Una panchina rossa per Manuela Petrangeli, uccisa dall’ex a colpi di fucile: “Una persona altruista”

Una panchina rossa per ricordare il femminicidio di Manuela Petrangeli, la fisioterapista uccisa a luglio a Roma. In tanti hanno voluto ricordarla. Tra i presenti le colleghe, le amiche e la madre della donna.
A cura di Gabriel Bernard
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A Roma è stata inaugurata una nuova panchina rossa contro la violenza sulle donne e in memoria della fisioterapista Manuela Petrangeli. Posizionata nei giardini della casa di cura di Villa Sandra, il simbolo è stato voluto dalla struttura per ricordare la donna che lavorava nel centro. “Io sento che, se io ti penso, tu mi senti. Ciao Manuela”, recita la targa.

Il 4 luglio di quest’anno Petrangeli è stata uccisa dall’ex compagno Gianluca Molinaro. Dopo aver sparato colpi di fucile, l'uomo ha confessato il delitto ai carabinieri. Nei suoi confronti la procura di Roma contesta anche l'aggravante della premeditazione. La donna quando è stata uccisa stava andando dal figlio piccolo.

La targa sulla panchina per Manuela Petrangeli/ Foto Gabriel Bernard per Fanpage.it
La targa sulla panchina per Manuela Petrangeli/ Foto Gabriel Bernard per Fanpage.it

A distanza di tre mesi il cortile di Villa Sandra si riempie con una folla di camici bianchi, con gli amici e colleghi di Manuela che si stringono a semicerchio davanti la panchina rossa. “Manuela era una persona altruista, dicono i presenti, sempre attenta a tutto e tutti. Testarda, ma pronta a trovare una soluzione per gli altri”. E ancora: “Aveva la capacità di entrare subito in sintonia con le persone che conosceva. Tutti avevano facilità a confidarsi con lei”,  raccontano le sue colleghe e amiche mentre la ricordano.

È presente anche la mamma di Manuela, troppo affranta per parlare, si avvicina alla panchina e la accarezza. Con lei c'è anche il figlio della fisioterapista.
Gianluca Lanzi, presidente del Municipio XI, che è intervenuto nel corso dell'inaugurazione, ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa organizzata dalla casa di cura Villa Sandra aggiungendo: “L’ennesimo femminicidio che si è svolto pochi mesi fa proprio qui dietro, in una traversa di via Portuense. È un grido d’allarme rispetto alla qualità dei rapporti che ci sono”.

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