Una marea contro la mafia riempie il Circo Massimo: in 50mila con Libera

Una città Libera dalle Mafie: così appare Roma oggi, 21 marzo, in occasione della Giornata della Memoria e dell’Impegno per le vittime della mafia. Almeno 40mila persone in corteo.
A cura di Beatrice Tominic
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Un elenco di nomi e cognomi che sembra interminabile. E forse lo è. Una carrellata di volti di donne e uomini uccisi dalla mafia per le ragioni più disparate. Sono almeno 40mila le persone presenti oggi, giovedì 21 marzo 2024, a Roma, per celebrare la Giornata della Memoria e dell'Impegno per le vittime della mafia.

Sono almeno 40mila le persone che sfilano nel corteo organizzato da Libera che vede, in testa, almeno 600 parenti delle vittime. "Oggi sparano di meno, ma sono più forti", ha detto ieri in un incontro preliminare Don Ciotti. Ma la moltitudine di persone scese in piazza rappresenta una speranza per il futuro.

Il corteo in piazza: "I giovani sono la speranza"

"Manifestare contro la mafia è irrinunciabile, anche nonostante l'età e la fatica. Sono contenta di essere qua e di vedere che ci sono tantissimi giovani", spiega a Daniele Stefanini per Fanpage.it una donna scesa in piazza questa mattina. "È commovente vedere tutti questi ragazzi e ragazze – aggiunge un'altra – Spero siano il nostro futuro, il loro futuro. Noi ormai consegneremo una società che non era quella che avrei voluto. Adesso devono risvegliarsi".

E proprio loro, in molti casi come studenti, si sono dati appuntamento a Roma. "Lo facciamo per portare avanti una cultura antimafia e la lotta alla criminalità organizzata – spiega un ragazzo – che passa dall'antimafia sociale, alla rimozione del degrado e disagio giovanile a partire dalle scuole, dalle università, dai quartieri, dalla sanità e dalle opportunità lavorative. Noi come generazione siamo in piazza e lo saremo sempre. Perché la mafia si combatte quando c'è uno Stato presente".

Manifestare per testimonianza: "Servono impegno e memoria"

Importante non dimenticare cosa è accaduto: "Siamo qui oggi per dare testimonianza della cultura della legalità che è fatta di correttezza, verità, rifiuta il compromesso e tutti quei valore su cui si va a radicare la criminalità organizzata", aggiunge un'altra persona.

"Dobbiamo essere uniti contro la mafia, con tutte le bandiere colorate, dobbiamo esprimere la nostra libertà dalla criminalità organizzata", spiega un'altra. Poi le fa eco un'altra donna: "I cittadini sonnolenti fanno i potenti prepotenti". Ma oggi Roma, sotto ad un primo sole di primavera, sembra essere sveglia e vigile.

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