Una fiaccolata per Michelle Causo uccisa a Primavalle. Il suo liceo: “Ci uniremo per non dimenticarla”
È stata organizzata per questa sera, venerdì 30 giugno, alle ore 20, una fiaccolata in memoria di Michelle Causo, la diciassettenne uccisa a Primavalle con un coltello da cucina e ritrovata dentro ad un carrello della spesa.
L'evento si tiene a Primavalle, nel quartiere in cui abitava, nella quadrante nord ovest di Roma. L'appuntamento, in particolare, è in via Sfrondati, all'altezza dell'ex IACP Torrevecchia, accanto a Bastogi. Ad organizzare questa iniziativa, contro la violenza femminicida e patriarcale, la comunità del quartiere che si oppone, invece, ad una manifestazione contestualmente organizzata da alcuni gruppi neofascisti per chiedere maggiore sicurezza e controlli a Primavalle.
Non si esclude che, a questa prima fiaccolata, possano seguirne altre: sembra essere questa la volontà manifestata dal liceo che la ragazza frequentava, lo psicopedagogico Gassmann, con sede al civico 57 di via Pietro Maffi.
Il messaggio del liceo Gassman per la studente uccisa
Non appena appresa la notizia, il liceo Gassman ha immediatamente pubblicato un avviso per ricordare la studente uccisa a coltellate. "Il Liceo Vittorio Gassman si stringe al dolore dei genitori. La notizia della scomparsa di Michelle, uno dei tanti sorrisi della scuola, ha sconvolto tutta la comunità scolastica del Liceo Vittorio Gassman – hanno scritto – Ci uniremo per non dimenticarla e far vivere in ognuno la sua Memoria", si chiude il messaggio, prima di riportare la firma del preside, Vincenzo Lenzoni.
A che punto sono le indagini
La notte successiva al ritrovamento del corpo, il ragazzo arrestato in flagranza di reato, poi trasferito in un centro di accoglienza, è stato ascoltato dagli inquirenti che, però, non hanno ricevuto alcuna confessione da parte sua. Le indagini continuano: nel frattempo è stato organizzato per lunedì 3 luglio l'interrogatorio di convalida nei confronti del diciassettenne. La madre, che con voce rotta ha manifestato davanti alla stampa il suo dolore e il padre della ragazza, però, non sembrano convinti che possa essere stato lui o, almeno non da solo. "Si era presentato educato e a modo – ha dichiarato il padre ad Agi – Forse mia figlia lo ha respinto. Ma era troppo mingherlino per poterla uccidere da solo".