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Un viale per Paolo Arca a Villa Pamphilj, la richiesta dei cittadini: “Nessuno lo merita più di lui”

Paolo Arca, per decenni punto di riferimento a Villa Pamphilj, è morto lo scorso aprile: cittadini e frequentatori chiedono che gli sia intitolato un viale.
A cura di Beatrice Tominic
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Intitolare un viale in memoria di Paolo Arca: questa la richiesta di molti cittadini e residenti che frequentano da tempo Villa Pamphilj. Paolo Arca, che per decenni è stato presidente dell'Associazione per Villa Pamphilj fondata da lui stesso nel 1992, è morto alla fine dello scorso aprile: "Ha rappresentato un punto di riferimento per i frequentatori della Villa", hanno dichiarato fin da subito, con affetto e dolore per la perdita, i suoi amici, conoscenti e persino anche coloro che non lo avevano mai visto, ma che sapevano del suo impegno costante.

Sono proprio loro che, grazie una petizione lanciata online, chiedono che venga intitolato a Paolo Arca un viale all'interno del grande polmone verde romano. "L'eco del suo impegno è arrivato lontano, tanto che alla sua morte sono stati centinaia e centinaia i messaggi di cordoglio, di amicizia e di stima – dicono dall'associazione – Il suo esempio è e sarà sempre uno stimolo a fare del bene, a proteggere i più deboli, l’ambiente, gli animali, gli alberi… villa Pamphilj".

La petizione per intitolare un viale a Paolo Arca

Secondo tutte le persone che, nell'associazione e non solo, hanno raccolto il testimone di Paolo Arca, intitolare un viale allo storico presidente sarebbe non solo doveroso, ma anche una forma di ringraziamento da fare proprio a nome di colei che più di tutte ha ricevuto passione e impegno da parte sua, ovvero la stessa Villa Doria Pamphilj.

Secondo la legge, specificano poi gli stessi membri dell'Associazione Villa Pamphilj, devono passare almeno 10 anni dalla morte, prima di poter intitolare un viale ad una persona deceduta: "Abbiamo comunque presentato la domanda presso gli uffici competenti, ma non vogliamo che giaccia all’interno di un cassetto per 10 lunghi anni". Così è nata la petizione online, da presentare agli organi competenti non appena raggiunte le 1000 firme. Oltre ai singoli e privati cittadini, hanno già aderito numerose associazioni e comitati, apartitici e senza alcuna connotazione politica, come ENPA Ente Nazionale Protezione Animali, Italia Nostra Roma, LIPU Roma e WWF Roma.

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