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Un morto nel carcere di Viterbo, detenuti in rivolta lanciano bombolette incendiarie

I detenuti sono asserragliati in una sezione e lanciano bombolette a gas incendiarie contro i poliziotti penitenziari. Nel carcere Mammagialla di Viterbo ci sono disordini dopo la morte di un uomo.
A cura di Alessia Rabbai
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Disordini nel carcere Mammagialla di Viterbo, dove i detenuti sono in rivolta. A rendere noto quanto accaduto nel pomeriggio di oggi, mercoledì 10 luglio, è il sindacato polizia penitenziaria (Spp). "A decine sono asserragliati in una sezione, armati di spranghe e bombolette gas incendiarie" fa sapere il segretario generale Aldo Di Giacomo. All’esterno del carcere ci sono polizia e vigili del fuoco, l'attenzione è alta. A generare la protesta all'interno del carcere sarebbe stata la morte di un detenuto, trovato senza vita oggi pomeriggio, le cause del decesso al momento non sono state rese note.

Carcere di Viterbo in rivolta: cosa sta succedendo

"I detenuti sono asserragliati in una sezione e lanciano bombolette a gas incendiarie contro i poliziotti penitenziari – racconta il sindacalista – la sezione è stata isolata dalle altre e i detenuti accerchiati. Si è in attesa dell’arrivo del gruppo di Intervento Rapido della Polizia Penitenziaria da Roma per tentare di sedare la rivolta. All’esterno sono pronti ad intervenire anche i vigili del fuoco. E sono accorse anche le altre forze dell’ordine". Da chiarire è come i detenuti siano riusciti a procurarsi il materiale – bombolette a gas incendiarie – utilizzate nella rivolta.

"Estate critica per caldo, suicidi e sovraffollamento"

Di Giacomo spiega che "tutti i nostri avvertimenti sono rimasti inascoltati. Questa di Viterbo sarà una delle tante rivolte che caratterizzeranno l'estate, complice il caldo e il sovraffollamento. Speriamo solo che non ci scappi il morto". Cresce infatti il numero dei suicidi nelle carceri del Lazio, l'ultimo raccontato da Fanpage.it ha visto protagonista un trentunenne, che si è tolto la vita impiccandosi a Regina Coeli il 4 giugno scorso.

Ma i suicidi che ruotano intorno all'ambiente delle carceri non riguardano solo i detenuti: un agente trentaseienne della polizia penitenziaria che lavorava da pochi mesi nella Centrale Operativa Nazionale di Roma si è ucciso in auto, sparandosi un colpo con la pistola d'ordinanza nella notte tra il 6 e il 7 luglio scorsi, in via Michele Gortani, zona Pietralata.

Cruciale il 17 luglio con la legge Giachetti"

"Continuiamo a chiedere a gran voce la rimozione del sottosegretario Andrea Delmastro – conclude Di Giacomo – punto cruciale sarà il 17 luglio, quando il Parlamento voterà la proposta di legge Giachetti". La proposta, a firma del deputato di Italia Viva e sostenuta da Nessuno tocchi Caino, punta ad aumentare la detrazione di pena ai fini della liberazione anticipata da 45 a 60 giorni, per ogni semestre di pena scontata.

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