video suggerito
video suggerito

Un mese dall’arresto di Alessia Piperno in Iran, il papà: “Ci manchi tanto”

Il 28 settembre Alessia Piperno è stata arrestata in Iran ed è tuttora detenuta nel carcere di Evin a Teheran.
A cura di Enrico Tata
152 CONDIVISIONI
Alessia Piperno
Alessia Piperno

"Un mese oggi… ci manchi tanto", ha scritto su Facebook Alberto Piperno, libraio di Colli Albani a Roma. Il 28 settembre sua figlia Alessia è stata arrestata in Iran ed è tuttora detenuta nel carcere di Evin a Teheran. Le ultime notizie risalgono a dieci giorni fa: Alessia stava bene secondo quanto rivelato dalla Farnesina, in contatto continuo con l'ambasciata italiana in Iran. In quei giorni la prigione di Evin è stato teatro di una rivolta e di un incendio in cui hanno perso la vita quattro detenuti. Sessantuno persone, invece, sono rimaste ferite.

Il caso di Alessia Piperno

Alessia Piperno è stata arrestata in Iran il 28 settembre, il giorno del suo compleanno. Era a Teheran da qualche settimana ed è rimasta in quel Paese durante le rivolte scoppiate in seguito alla morte della 22enne Masha Amini, picchiata e uccisa dalla polizia perché una ciocca di capelli fuoriusciva dal suo velo. I motivi dell'arresto di Piperno sono tuttora sconosciuti. Non è chiaro se la ragazza italiana abbia partecipato o meno alle manifestazioni contro il regime iraniano. Nei suoi post pubblicati su Instagram aveva descritto la situazione in Iran solidarizzando con i manifestanti e con le donne che coraggiosamente stavano scendendo in piazza in quei giorni per protestare.

Questo il pensiero di Alessia:

"Per noi viaggiatori, turisti, vacanzieri in terre straniere, è facile giudicare, dire la nostra, restare finché è tutto bello, per poi salire su aereo e andarcene. Eppure per quanto questa possa essere la decisione più saggia da prendere, io non ci riesco. Non riesco ad andarmene da qui, ora più che mai".  E ancora: "Qui la gente è stufa di essere un burattino, ecco perché migliaia di persone stanno scendendo nelle piazze a protestare. Stanno manifestando per la loro libertà. Donne, uomini, adolescenti e anziani. E ognuno di loro, ogni singola persona, rischia la propria vita quando va per le strade".

152 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views