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Un altro morto sul lavoro a Roma: operaio cade dall’impalcatura e muore alla stazione San Pietro

Un operaio di una ditta elettrica è morto sul lavoro mentre stava lavorando su un ponteggio allestito all’incrocio tra via della Stazione San Pietro e piazzale Gregorio VII a Roma. Ancora sconosciuta la dinamica dell’incidente. L’uomo è rimasto a terra per diverso tempo coperto soltanto da un telo dorato.
A cura di Enrico Tata
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Un altro morto sul lavoro a Roma. Un operaio è caduto da un'impalcatura ed è morto. Si trattava di un dipendente di un'impresa elettrica, stando a quanto si apprende, ed è successo all'incrocio tra piazzale Gregorio VII e via della stazione di San Pietro. Il fatto è accaduto intorno alle 12 di oggi e sul posto sono arrivate due volanti della polizia. Il corpo è rimasto per diversi minuti a terra coperto da un telo dorato. I soccorritori del 118 non hanno potuto fare altro che trasportare la salma in obitorio. Sul posto ci sono anche altri lavoratori della ditta. Ancora incerta la dinamica del tragico incidente, ma sembra che l'operaio sia caduto dall'impalcatura.

Aperta inchiesta per omicidio colposo

L'operaio che ha perso la vita è un uomo di 41 anni di nazionalità romena. Sul posto è giunta l'autorità giudiziaria: da quanto si apprende una prima informativa è attesa in Procura già nelle prossime ore per procedere con l'apertura di un fascicolo d'indagine per omicidio colposo.

L'assessora Claudia Pratelli sul luogo dell'incidente

Si sta recando in questo momento sul luogo dell'incidente anche l'assessora capitolina a Scuola, Lavoro e Formazione Claudia Pratelli. Lo fa sapere in una nota il Campidoglio. Un primo segnale di attenzione da parte della nuova maggioranza sul tema della sicurezza sul lavoro.

Il precedente: operaio cade dall'impalcatura delle torri dell'Eur

Lo scorso ottobre Fabrizio Pietropaoli è morto cadendo da un'impalcatura all'undicesimo piano di un palazzo di in viale America, zona Eur. L'operaio è morto praticamente sul colpo. Il presidente Mario Draghi parò di ‘strage', citando dieci morti sul lavoro in due giorni: "Servono provvedimenti subito, il cordoglio mio e del Governo alle famiglie delle vittime", le parole del presidente del Consiglio. E così aveva dichiarato l'assessore al Lavoro e alla Formazione della Regione Lazio, Claudio Di Berardino: "Abbiamo convocato una riunione urgente con le organizzazioni sindacali e le parti datoriali in cui abbiamo messo al centro il tema della prevenzione chiedendo di realizzare in ogni luogo di lavoro un confronto preventivo tra rls/rlst e datore di lavoro circa l’organizzazione delle attività, così da contemplare tutte le misure relative alla sicurezza per la produzione di un bene/manufatto e/o servizio e parallelamente far crescere la cultura della sicurezza attraverso una formazione mirata". Oggi, però, si è verificato l'ennesimo incidente mortale in un cantiere.

Sindacati: "Nei cantieri si muore come 50 anni fa"

"Nei cantieri si muore come 50 anni fa. Quello dell'edilizia continua a essere uno dei settori più colpiti dagli infortuni con esito mortale, tra le riaperture dei cantieri post-covid e il rilancio del comparto sostenuto dai bonus edilizi, gli incidenti sul lavoro hanno infatti registrato una decisa impennata: da inizio anno ai primi di ottobre si e' registrata una vittima ogni 48 ore", affermano in una nota la Cgil di Roma e del Lazio, la Cisl di Roma Capitale Rieti, la Uil del Lazio, insieme a Fillea Cgil di Roma e del Lazio, Filca Cisl Roma Capitale Rieti e Feneal Uil di Roma e del Lazio.

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