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Un 17enne si toglie la vita: “Il prof di matematica lo prendeva in giro”. Il docente a processo

Il professore dovrà rispondere dell’accusa di abuso di mezzi di correzione aggravato dalla morte. Alla base del suicidio del 17enne, infatti, potrebbero esserci proprio il suo comportamento con l’alunno.
A cura di Enrico Tata
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Si è tolto la vita a 17 anni nel 2019 e, secondo i pm, anche a causa di ciò che gli accadeva in aula. A scuola (un istituto romano) il ragazzo è stato preso in giro dal suo insegnante di matematica e riteneva di essere diventato il suo bersaglio. Era un giovane fragile, stava male e lo aveva raccontato ad alcuni compagni di classe, a cui aveva addirittura annunciato l'intenzione di togliersi la vita. Inizialmente, riporta Giuseppe Scarpa sul quotidiano La Repubblica, il giudice aveva archiviato l'indagine, ma i pm, dopo aver sentito tutti gli amici del giovane, hanno chiesto il rinvio a giudizio per abuso di mezzi di correzione aggravato dalla morte. Il professore andrà quindi a processo, con la prima udienza in Corte d'Assise che è stata fissata per l'aprile del 2023.

Nel 2021 un ex alunno di quella classe ha raccontato al Messaggero: "Il professore gli mise una nota indegna, visibile a tutti nel registro di classe, il prof usò parole pesanti, scrisse che meglio di lui avrebbe fatto un bambino di 5 anni, pur sapendo che Luca era dislessico. Lui ci rimase malissimo, credo si sentisse denigrato e discriminato. Ma io non credo che il professore si rendesse conto".

Il professore è stato rinviato a giudizio e dovrà affrontare un processo

Come detto, Luca aveva raccontato ai suoi compagni di stare male, aveva detto loro che si sarebbe tolto la vita, ma nessuno pensava che avrebbe davvero fatto quel gesto estremo. Decisive, per incriminare il docente, sono state le dichiarazioni dei ragazzi, che hanno confermato quanto avveniva in classe. Il professore, secondo le loro ricostruzioni, in effetti aveva preso di mira il 17enne, lo prendeva in giro e questo creava malessere nel ragazzo. La preside (all'epoca dei fatti) dell'istituto romano ha dichiarato che quel docente era inadatto ad insegnare, ma che lei non aveva alcun potere per rimuoverlo. Adesso quel professore dovrà rispondere dell'accusa di abuso di mezzi di correzione aggravato dalla morte. Alla base del suicidio del 17enne, infatti, potrebbero esserci proprio il suo comportamento con l'alunno.

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