Ultima Generazione, attivisti bloccano il traffico al Colosseo: fermati e trasferiti in questura
Nuovo blitz degli attivisti di Ultima Generazione al Colosseo, all'incrocio con via Labicana: otto persone nella mattinata di oggi, verso le ore 10.2o, hanno bloccato la circolazione aderendo alla campagna Non paghiamo il fossile, tramite la quale Ultima Generazione chiede che i sovvenzionamenti pubblici ai combustibili fossili vengano immediatamente cessati.
Contro le persone in strada, si è immediatamente scagliata l'ira degli automobilisti e dei passanti che hanno discusso animatamente con i giovani, seduti sull'asfalto per bloccare la carreggiata (come si vede nella foto in basso) e il traffico automobilistico della città.
L'ira degli automobilisti e l'intervento della polizia
"Hai rotto il caz*o, devo andare a lavorare", dice un uomo sceso dalla sua automobile. Nel frattempo, oltre a lui, tutti gli altri automobilisti hanno iniziato a schiacciare il clacson in segno di protesta. "Non c'è più lavoro per nessuno: la siccità causerà la perdita del lavoro per un sacco di persone, a partire da quelle che lavorano nel settore del turismo", risponde una degli attivisti.
In pochi minuti gli attivisti sono stati fermati da alcuni agenti della polizia che li hanno trasportati fuori dalla carreggiata, trascinandoli sull'asfalto e li hanno portati in questura a bordo delle volanti (come si vede nella foto di apertura).
"Il tempo effettivo del blocco è stato di circa 25 minuti – hanno scritto gli attivisti in una nota – Nulla in confronto ai disagi e agli allagamenti causati da 10 ore di pioggia battente lo scorso week-end in diverse zone della Capitale".
Sei persone fermate dalla polizia nella prima mattina di oggi
Qualche ora prima della protesta, altri sei attivisti di Ultima Generazione sono stati fermati da alcuni agenti della polizia. Li hanno notati poco prima che iniziassero il blocca stradale, durante la prima mattina, e li hanno trasferiti in questura: "Di loro non si hanno ancora notizie", hanno aggiunto nel comunicato.
"Questo è l'unico modo che abbiamo per farci ascoltare: deve essere impossibile ignorarci e per fare questo, purtroppo, dobbiamo creare del disagio. La cosa peggiore che sta capitando alle persone in questo momento non è di essere bloccate nel traffico – hanno continuato a spiegare da Ultima Generazione – La cosa peggiore che sta capitando a me non è quella di rischiare la fedina penale o di farmi male, ma il continuo disinteresse del governo verso le nostre vite".