Ultima Generazione alla sede di Fratelli d’Italia: “Citofoniamo a Meloni per avere risposte”

Davanti al citofono per ricevere le risposte dal partito che governa il nostro Paese, Fratelli d’Italia: questa l’azione di oggi da parte degli attivisti e delle attiviste di Ultima Generazione oggi a Roma.
A cura di Beatrice Tominic
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A sinistra uno degli attivisti al citofono, a destra l'arrivo di Donzelli.
A sinistra uno degli attivisti al citofono, a destra l'arrivo di Donzelli.

Si sono dati appuntamento sotto alla sede del partito di Fratelli d'Italia questa mattina gli attivisti e le attiviste di Ultima Generazione. "Citofoniamo per porre delle domande a chi guida questo Paese. Ma dall'altro capo non risponde nessuno", dice uno degli attivisti in un video.

"Ci sembra assurdo che non ci sia nessuno nella sede di Roma – continua – Cosa sta facendo il governo per l'Italia? Cosa stanno facendo nelle regioni? Quando si impegneranno per un Fondo Riparazione ai danni delle catastrofi climatiche?", chiede uno degli attivisti in via della Scrofa a Roma, al civico 39, davanti al citofono della sede del partito.

L'intervento degli agenti della Polizia Locale

Una quindicina fra attivisti e attiviste di Ultima Generazione sono arrivate sul posto nella mattinata di oggi, mercoledì 29 maggio 2024, alle ore 11.30 circa. Hanno iniziato a manifestare in prossimità dell'ingresso al palazzo. E poco dopo sono arrivati gli agenti della Polizia Locale di Roma Capitale. I caschi bianchi hanno chiuso al traffico via della Scrofa, all’altezza di via delle Coppelle. Oltre a loro, sul posto sono arrivati anche gli agenti della polizia di Stato e i carabinieri.

L'arrivo di Donzelli

A 45 minuti dall'inizio dell'azione è arrivato il deputato di Fratelli d'Italia Giovanni Donzelli che si è reso disponibile a rispondere alle domande Dal citofono, come si sente dire chiaramente dall'attivista che compare nel video, sarebbero dovuti bastare cinque minuti.

"Al fine di creare uno spazio di ascolto reciproco abbiamo proposto al deputato di svolgere il dialogo rispettando i turni di parola e senza interrompere i discorsi delle persone – fanno sapere gli attivisti – Come mai nelle Marche (a guida Fratelli d’Italia) dei 400 milioni di danni causati dall’alluvione del 2022 sono arrivati soltanto 60 milioni di fondi tra governo e aiuti UE? Perché il primo ministro si candida alle Europee sapendo che non prenderà la carica, ingannando così gli elettori? Come mai il ministro Lollobrigida si fa dettare l’agenda politica dalla Coldiretti? Perché spendere 28 miliardi in fondi per gli armamenti a fronte di una situazione nella sanità pubblica vicina al collasso?".

Foto dal profilo Instagram di Ultima Generazione.
Foto dal profilo Instagram di Ultima Generazione.

La protesta al citofono della sede di Fratelli d'Italia a Roma

"Sono venuto qui dalla Sicilia per fare delle domande al partito di Fratelli d'Italia che governa questo Paese, perché credo nei valori di rispetto e di dialogo e penso che i partiti debbano essere uno strumento di mediazione fra la cittadinanza e il potere", dice uno degli attivisti. "Questo però vedo che non sta succedendo perché sono sempre più arroccati nelle loro torri d'avorio – spiega indicando il palazzo alle sue spalle – Qua ad esempio non ci stanno aprendo. Non ci stanno neanche rispondendo al citofono. Difendono i loro interessi personali invece di quelli dei cittadini".

Il punto principali delle azioni degli attivisti e delle attiviste è la richiesta di un Fondo Riparazione: "Perché, ad esempio nelle Marche, a guida Fratelli d'Italia, sono arrivati solamente 60 milioni dei 400 di danni fatti dall'alluvione del 2022? Perché il governo non ha ancora un piano d'adattamento per chi subisce fenomeni climatici gravi?"

Le azioni di Ultima Generazione

Quella di oggi è soltanto l'ultima azione di Ultima Generazione ai palazzi istituzionali. Nelle settimane scorse le manifestazioni si sono tenute sotto ad alcuni ministeri e contro alle vetrine dello shopping, dipinte di arancione, perché la lotta al capitalismo si accompagna a quella per il clima. Dipinto di nero il ministero del Lavoro in via Veneto, appena sei giorni fa, con carbone vegetale. Vernice arancione contro il ministero della Salute, qualche giorno prima.

Sabato scorso è stata occupata piazza Barberini. "Dal primo ottobre protesta senza fine né precedenti", è la loro promessa.

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