Ucciso per errore a 18 anni, riaperte le indagini sulla morte di Edoardo Sforna
Sarebbe stato ucciso per un errore Edoardo Sforna, detto Dodo, il diciottenne raggiunto con un colpo di pistola il 24 agosto del 2024 mentre si trovava davanti ad una pizzeria in via Frascineto, a Morena, dove lavorava come fattorino. Il ragazzo, nel tempo libero volontario della Croce Rossa come mostra la foto in apertura, si è trovato al centro di uno scambio di persona. Chi ha schiacciato il grilletto, forse, non sapeva che quello che stava per uccidere era il ragazzo sbagliato. A tredici anni di distanza dall'omicidio del giovane, l'identità del killer resta ancora sconosciuta. Per fare chiarezza sull'accaduto, vengono riaperte le indagini sul caso.
"Nel corso delle indagini si sono persi dietro alla pista della droga – avevano dichiarato i genitori di Edoardo Sforna a Fanpage.it – Se fossero andati a fondo con le immagini, forse il caso sarebbe stato risolto. Nostro figlio non ce l'abbiamo più, però avrebbe almeno avuto giustizia". L'auspicio è che, con la riapertura del caso, possano arrivare le risposte ai tanti interrogativi rimasti aperti.
Ucciso con un colpo di pistola a 18 anni, Edoardo morto per uno scambio di persona
Aveva da poco concluso il turno di lavoro in pizzeria, dove consegnava la pizze a domicilio. nella zona dei "Centroni". Erano le 22 circa, Edoardo Sforna era seduto, si stava riposando, quando sono comparse due persone in sella ad una moto. Indossavano un casco integrale. Hanno preso la mira e hanno esploso quattro spari, colpendolo all'addome.
"Chiamate mia mamma", ha detto immediatamente il ragazzo ai testimoni che si erano avvicinati a lui dopo l'accaduto. Trasportato d'urgenza al policlinico Tor Vergata, è morto all'alba del giorno dopo per le gravi ferite riportate. Ad 11 anni dai fatti gli è stato dedicato un murales a Morena.
Omicidio Sforna, riaperte le indagini
Nel corso delle indagini in breve tempo i carabinieri del Nucleo Investigativo del Gruppo di Frascati hanno ipotizzato fra le cause dell'omicidio uno scambio di persona. Soltanto oggi, a tredici anni da quella tragica sera, la procura della Repubblica di Roma ha riaperto il caso. Secondo quanto riportato dall'agenzia di stampa LaPresse, la decisione sarebbe stata presa dopo le dichiarazioni di un pentito sulla cui identità gli inquirenti mantengono il più stretto riserbo.
Nel frattempo sono già ripartite le indagini: al vaglio degli inquirenti la posizione di alcuni personaggi della malavita della periferia sud est della capitale. Non si esclude possano essere coinvolti anche i ragazzi gambizzati a Morena nel febbraio del 2023 e i loro aggressori.