Ucciso in un raid a Latina, altri tre arresti per l’omicidio di Jagsheer
Altre tre persone sono state arrestate dalla polizia in merito all'omicidio di Sumal Jagsheer, il bracciante indiano 29enne ucciso in un raid la notte del 30 ottobre a Borgo Montello, vicino Latina, mentre festeggiava la nascita del figlio. Gli arrestati sono connazionali della vittima: sono indagati a vario titolo per violazione di domicilio, porto abusivo d'armi e lesioni gravi. Il presunto responsabile dell'omicidio era stato fermato negli scorsi giorni: si tratta di un 38enne, anche lui cittadino indiano, che potrebbe aver ucciso il 29enne Jagsheer perché aveva acquistato gli addobbi e i cibi per la festa del figlio in un altro negozio e non nel suo.
Questo potrebbe essere l'assurdo motivo alla base del raid punitivo scattato lo scorso 30 ottobre: gli arrestati si sono introdotti a casa della vittima, dove era in corso la festa, armati di pistole e mazze di ferro. Hanno distrutto l'abitazione e hanno ferito a morte il 29enne, colpito proprio a sprangate, ferendo in modo meno grave altri invitati alla festa. Dieci in totale le persone che erano finiti negli ospedali della zona: tra loro anche il 38enne poi individuato come il presunto mandante del raid e omicida di Jagsheer. Le indagini della squadra mobile di Latina si sono subito concentrate su conoscenti della vittima, che probabilmente non voleva sottostare ad alcune regole imposte da una fazione emergente all'interno della comunità indiana ed è stato punito proprio per questo motivo. Il 38enne fermato con l'accusa di omicidio gestisce un negozio di alimentari e altri articoli nella zona e non avrebbe gradito la decisione di Jaseer di acquistare cibo e addobbi in un negozio che non era il suo.