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Ucciso al distributore di benzina: Luigi Finizio prima vittima della guerra di camorra a Roma

Le indagini della Direzione Distrettuale Antimafia sul delitto del Quadraro, puntano a ricostruire i rapporti tra la vittima e il cugino Girolamo, condannato ad 11 anni per il tentato omicidio di Roberto Spada avvenuto ad Ostia. La sparatoria è avvenuta nel territorio controllato dai Casamonica.
A cura di Emilio Orlando
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La passione per il calcio, per gli orologi di lusso e le auto di grossa cilindrata, la vicinanza ai Fedayn della Roma e i precedenti penali per spaccio. Cugino di Girolamo, coinvolto nell'associazione per delinquere di tipo mafioso finalizzata al tentato omicidio di Paolo Ascani, cognato di Roberto spada. Luigi Finizio, morto nell'agguato al benzinaio, potrebbe essere la prima vittima di una guerra di Camorra che ha come terreno di scontro proprio la Capitale.

Il tipo di esecuzione, l'orario in cui è avvenuta e le modalità tipiche da criminalità organizzata, fanno pensare che la faida sia solo agli inizi. I sicari che lo hanno affiancato in via dei Ciceri, mentre faceva rifornimento alla sua Renault Twingo blu, lo stavano seguendo da tempo e aspettavano il momento favorevole per agire. Per freddarlo, hanno aspettato che si fermasse e scendesse dal mezzo.

Chi lo ha ucciso, sparandogli quattro colpi, lo ha fatto sfidando le telecamere di videosorveglianza della stazione di servizio, incurante dell'orario in cui la strada brulicava ancora di persone che facevano rientravano a casa. Killer professionisti, che non hanno esitato ad entrare in azione anche a rischio di essere visti, ma che dovevano eliminarlo ad ogni costo. Un omicidio che è apparso da subito come un rebus per inquirenti ed investigatori che si stanno districando in una ridda di ipotesi e piste investigative che passano per il passato della vittima e dei suoi legami con le organizzazioni criminali del Tuscolano e di Ostia.

Il punto di partenza della polizia è proprio il tentato omicidio di Paolo Ascani, cognato di Roberto Spada e capo dell’omonimo clan, attualmente recluso in regime di 41 bis presso il carcere di Tolmezzo, dopo l’operazione antimafia denominata "Eclissi") mentre gli esecutori del tentato omicidio sono ritenuti contigui ad un gruppo criminale emergente sul territorio lidense, derivante dalla Camorra napoletana e radicato nel quadrante Est della Capitale.

Come mandante dell' agguato, infatti, venne arrestato e condannato in primo grado ad undici anni, il pregiudicato Girolamo Finizio cognato di Angelo Senese, fratello del boss di Afragola, ma residente da anni nella Capitale, Michele Senese detto "O’ Pazzo". In manette finirono anche Adriano D’Arma e Roberto Cirillo. Questo è uno dei contesti in cui potrebbe essere maturato l'omicidio di Luigi Finizio.

Durante la notte, negli uffici della sezione omicidi della mobile e in quelli che si occupano di criminalità organizzata, sono state ascoltate decine di persone, familiari, parenti e amici di Finizio per ricostruire gli ultimi giorni di vita. Alcuni conoscenti hanno raccontato alla polizia che ultimamente Luigi era preoccupato ed agitato come se temesse per la propria vita.

All'indagine partecipano anche i carabinieri del nucleo investigativo che a maggio 2020 indagarono sul tentato omicidio di Ostia dove venne arrestato Girolamo. Furono proprio i carabinieri del nucleo investigativo di Ostia, a chiudere l'indagine "Sub Urbe" che dette il via alle condotte in questi ultimi anni sul litorale e che hanno consentito di portare alla condanna anche per il reato di associazione per delinquere di tipo mafioso il clan Spada con le operazioni "Critical", "Maverick" ed "Eclissi".

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