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Uccise il compagno della madre a colpi di vaso, per il perito il killer non ha disturbi psichiatrici

Il perito di parte della Procura ha definito Luigi D’Atino imputabile per l’omicidio del compagno della madre Germano Riccioni e per il grave ferimento di lei. Dalla perizia fatta non emergono problemi di natura psichiatrica.
A cura di Alessia Rabbai
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Germano Riccioni
Germano Riccioni

Luigi D'Atino è imputabile. È quanto emerge dalla perizia psichiatrica fatta dal consulente di parte della Procura in merito all'omicidio del quarantanovenne Germano Riccioni e al tentato omicidio della madre del killer e compagna della vittima. Il perito Stefano Ferracuti ha illustrato ieri il documento redatto sull'imputato, difeso dall'avvocato Manfredo Fiormonti. L'omicidio risale al 29 novembre 2023 ed è avvenuto in un'abitazione in via Madonna del Colle, nel centro di Priverno in provincia di Latina. A giugno prossimo è in programma la sentenza.

La perizia psichiatrica su Luigi D'Atino

Ieri c'è stata l'udienza davanti alla Corte d'Assise presieduta dal giudice Gian Luca Soana, durante la quale ha parlato il perito della Procura, per illustrare i risultati della perizia. Dall'esame è emerso che D'Atino risulta imputabile. Per il perito, pur sottolineando il fatto che sia cresciuto in un ambiente difficile, ne ha confermato la normalità delle sue condizioni mentali, nonostante un disturbo da abuso di sostanze stupefacenti e una personalità disarmonica, riporta Il Messaggero. L'imputato dunque per il perito non è un paziente psichiatrico.

D'Atino ha ferito la madre e ucciso il compagno

Luigi D'Atino nel momento in cui sono accaduti i fatti aveva trent'anni, viveva con sua madre e il compagno di lei nell'abitazione di Priverno in cui si è consumato il delitto. Secondo quanto ricostruito in sede d'indagine l'aggressione è avvenuta a seguito di una lite: l'imputato ha ucciso a colpi di vaso Riccioni e ferito sua madre. Il primo è stato trovato morto all'arrivo dei soccorritori, mentre la donna, molto grave, è stata trasportata con l'eliambulanza all'ospedale San Camillo di Roma, dov'è stata sottoposta ad un delicato intervento chirurgico al volto e al cranio, che le ha salvato la vita. Ora spetta al giudice definire la sentenza.

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