Uccisa dall’ex davanti al ristorante, i gestori: “Non l’abbiamo cacciata, su di noi falsità”
"Oggi e domani rimarremo chiusi per esprimere la massima sensibilità a familiari e amici della vittima. Ci teniamo a ringraziare i nostri clienti che hanno collaborato per calmare la situazione e che hanno potuto appurare che abbiamo fatto tutto il possibile allertando le autorità sin dal primo momento". In un post su Facebook il ristorante Brado smentisce le accuse rivolte al locale di aver cacciato Martina Scialdone mentre si trovava in difficoltà per il comportamento dell'ex.
L'avvocata è stata uccisa a colpi di pistola da Costantino Bonaiuti, ingegnere dell'Enav e sindacalista di Assivolo, dopo una cena al ristorante. L'uomo è diventato sempre più aggressivo, e secondo quanto riportato da alcuni quotidiani la donna si sarebbe anche nascosta in bagno per sfuggire alla sua furia. A quel punto entrambi sarebbero stati allontanati dal locale, cosa che ha generato moltissime polemiche. Il ristorante Brado però, smentisce questa ricostruzione dei fatti e asserisce di aver chiamato le forze dell'ordine e i soccorsi per aiutare la ragazza.
"Ringraziamo inoltre in modo particolare una nostra cliente che avendo competenze mediche ha tentato immediatamente di rianimare e dare soccorso alla ragazza – continua il post del ristorante – In merito alle informazioni false e diffamatorie che stanno girando sul web, ci teniamo a sottolineare che non fanno altro che aggiungere dolore a questa triste storia e che sono il frutto di una ricostruzione dei fatti rilasciata da chi non era neanche presente all’interno del locale durante l'accaduto. Facciamo presente altresì che ci siamo resi totalmente disponibili a collaborare con le forze dell’ordine che stanno ancora svolgendo le necessarie indagini in merito all’accaduto".