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Uccisa da un camion per i lavori della metro C: dopo 5 anni il processo per la morte di Angiolina

Cinque anni fa Angiolina Principessa fu investita mentre attraversava sulle strisce pedonali a Roma. A distanza di cinque anni, è stata fissata l’udienza per l’omicidio stradale della donna.
A cura di Natascia Grbic
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Immagine di repertorio
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Si aprirà il 5 dicembre, a distanza di cinque anni, il processo per l'omicidio stradale di Angiolina Principessa, la donna investita a Roma nei pressi di un cantiere della metro C l'11 luglio 2019. A riportarlo, il Messaggero. Il processo era stato fissato nel 2021 ma poi rinviato varie volte, fino ad arrivare alla fine del 2024 come data fissata per la prima udienza. A processo c'è l'autista del camion che ha investito la donna, un uomo di 56 anni che quel giorno stava lavorando nel cantiere e non ha visto Angiolina attraversare la strada.

Angiolina Principessa era originaria di Poggio Moiano, in provincia di Rieti. Quel giorno si trovava a Roma perché aveva una visita medica all'ospedale San Giovanni, accertamenti che l'avrebbero impegnata tutto il giorno. La donna fu investita mentre attraversava la strada sulle strisce gialle pedonali dei lavori in corso in prossimità del cantiere: per lei non ci fu nulla da fare, morì praticamente sul colpo. Il 56enne alla guida del camion Iveco Magirus Trakker si è fermato immediatamente a prestare soccorso alla donna. Non andava veloce, stava uscendo dal cantiere e la velocità era minima: ma non è bastato e Angiolina Principessa, trascinata dal mezzo per circa due metri, è morta praticamente sul colpo.

Secondo la procura, il camionista non sarebbe interamente responsabile dell'accaduto, imputando una parte di colpa alla donna. Secondo la ricostruzione dell'ingegnere incaricato della perizia, Angiolina Principessa ha sì attraversato sulle strisce pedonali gialle, ma in diagonale, finendo in un angolo cielo impossibile da vedere per il conducente. Ricostruzione contestata dall'ingegnere di parte civile, per cui la responsabilità ricadrebbe interamente sull'imputato.

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