Uccide l’ex compagna davanti al ristorante, il testimone: “Ha sparato senza pietà”
Ha estratto la pistola e l'ha puntata contro l'ex compagna, poi ha sparato un colpo. La donna, un'avvocata di 35 anni, è morta poco dopo: si chiamava Martina Scialdone. Ad ucciderla l'ex compagno, una guardia giurata di 61 anni, al culmine di una lite scoppiata nel ristorante Brado, in viale Amelia al civico 42, nel quartiere Tuscolano.
Dopo averla colpita, è fuggito in automobile verso via Tuscolana: poco dopo è stato rintracciato dalla Squadra Mobile che l'ha arrestato. Per la donna, invece, a nulla sono serviti i tentativi di rianimazione del personale sanitario del 118 che non ha potuto fare altro che constatarne il decesso.
La testimonianza
La lite fra i due non è passata inosservata all'interno del locale: sarebbe stato proprio il proprietario a chiedere ai due di uscire. Anche fuori dal ristorante i due hanno continuato a discutere: "Poi ha estratto la pistola e le ha sparato in strada, senza pietà. Era agonizzante per terra, ha provato a rientrare dentro, ma non c'è stato nulla da fare – ha raccontato a il Messaggero uno dei testimoni che si trovava in viale Amelia al momento dello sparo – Quella povera donna si era rifugiata dentro al bagno del ristorante pieno di clienti".
L'arrivo delle forze dell'ordine e l'arresto
Con lui, anche altre persone: "Si sono sentiti gli spari e in 10 minuti sono arrivate almeno 20 auto della polizia". In breve tempo, sul luogo degli spari, sono arrivati i soccorsi del 118, che invano hanno provato a rianimarla. Oltre a loro anche gli agenti della Squadra Mobile e il pm del gruppo del pool antiviolenza.
Nel frattempo, altre pattuglie si sono messe alla ricerca del 61enne, fuggito a bordo della sua automobile subito aver sparato. Grazie al ritrovamento di un bossolo, si è scoperto che l'uomo lavora come guardia giurata: in breve tempo è stato intercettato dal Reparto Volanti, che lo ha arrestato.