Uccide la madre e la sorella dell’ex, Christian Sodano non risponde all’interrogatorio in carcere
È durato solo pochi minuti l'interrogatorio di convalida del fermo di Christian Sodano, il 27enne che ha ucciso a colpi di pistola la madre e la sorella della sua ex, Nicoletta Zomparelli e Renée Amato. Il giudice per le indagini preliminari Giuseppe Cario è uscito dopo venti minuti dalla casa circondariale di via Aspromonte, a Latina, non rilasciando alcuna dichiarazione. Il killer, difeso dagli avvocati Lucio Teson e Leonardo Palombi, si è avvalso della facoltà di non rispondere, e ha confermato le dichiarazioni rese alla polizia subito dopo il suo arresto. Sodano è accusato di duplice omicidio.
Christian Sodano ha ucciso Nicoletta Zomparelli e Renée Amato nella loro abitazione di Cisterna di Latina, nel quartiere San Valentino. Ha poi cercato di raggiungere la sua ex Desyrée, sfondando porte e rincorrendola, per poi tornare in casa quando non è riuscito a prenderla. Nell'appartamento ha finito la sorella Renée, sparandole alla testa. Nella sua auto, come riportato da Il Messaggero, sono stati trovati scotch, nastro adesivo, sacchi per l'immondizia maxi formato, manette e manganello telescopico. Oggetti che fanno pensare all'ipotesi di un rapimento, poi non messo in atto.
Da una prima ricostruzione dei fatti, sembra che Desyree Amato volesse lasciare Sodano: troppo geloso e possessivo e lei di continuare quella storia che andava avanti da appena sei mesi non aveva più voglia. Il 27enne non ha accettato la sua decisione e ha cominciato a dare in escandescenze: mentre si trovavano in casa ha tirato fuori la pistola, Desyree è fuggita, nascondendosi in bagno. Sentendo le urla, la madre e la sorella sono accorse: Sodano non ha avuti dubbi, ha sollevato l'arma e ha sparato, colpendole a morte. Poi ha chiamato lo zio, dicendo "Ho fatto un casino". È stato proprio il parente, un carabiniere in pensione, a chiamare le forze dell'ordine, dicendo loro dove potevano trovare il nipote.