Uccide la madre e la sorella della ex: “Le hanno fatto da scudo per proteggerla”
Avrebbe fatto da scudo alla sorella, provando a salvarla. Così è morta Renèe Amato, la sorella di Desyrèe, ex fidanzata del maresciallo della Guardia di Finanza che ieri ha fatto fuoco dopo una lite. Con lei anche la mamma delle due ragazze, Nicoletta Zomparelli, quarantanovenne.
A sparare Christian Sodano, trenta anni. È arrivato nella casa in cui vivevano le donne per parlare con la ex fidanzata. Ma in breve tempo la situazione sarebbe degenerata. Ha iniziato a rivolgersi in maniera sempre più aggressiva alla ex tanto da spingere la madre e la sorella ad intervenire.
È stato in quel momento che ha estratto la pistola e ha mirato verso di loro, facendo fuoco. Almeno due i colpi esplosi, fra cui uno che avrebbe raggiunto alla testa una delle due donne, come appreso da Fanpage.it. Due le vittime raggiunte e uccise. La sorella ed ex fidanzata del finanziere, invece, è riuscita a rifugiarsi in bagno. È uscita soltanto dopo che il trentenne aveva lasciato l'appartamento. È corsa in strada e ha chiesto aiuto ad un benzinaio. "Le ha uccise entrambe", gli avrebbe detto. È stata portata nel gabbiotto e sono stati allertati i carabineri.
L'arrivo dei carabinieri
Sul caso stanno lavorando congiuntamente forze di polizia e carabinieri. Sono stati proprio loro ad arrivare per primi, dopo che il benzinaio ha fatto scattare l'allarme rivolgendosi ad una gazzella che si trovava a poca distanza dall'appartamento, come spiegato da lui stesso oggi a Mattino Cinque. Hanno trovato in casa le due donne, ormai prive di vita e hanno soccorso la ragazza, sopravvissuta ma in stato di shock. È stata lei a raccontare ai carabinieri quanto accaduto.
L'arresto
Sono immediatamente scattate le indagini. Sodano è stato rintracciato nella casa di uno zio, dove si era rifugiato dopo aver commesso il duplice femminicidio. "Vieni che ne parliamo con calma", avrebbe detto l'uomo al nipote, convincendolo a raggiungerlo. Sul posto è poi intervenuta la Squadra Mobile di Latina. Gli agenti lo hanno portato in carcere, dove si trova sotto interrogatorio. Del caso si sta occupando la Procura di Latina.
Il duplice omicidio a Cisterna di Latina
I fatti sono avvenuti nel pomeriggio di ieri, martedì 13 febbraio 2024, nel quartiere di San Valentino a Cisterna di Latina, nell'abitazione in cui viveva le tre donne e in cui, dopo la morte dei genitori, Sodano era di casa. Anche ieri era arrivato per parlare con la ventiduenne. Sodano non si era arreso alla fine della relazione: i due si erano lasciati una settimana fa. Non riusciva a sopportare la passione per il ballo della fidanzata e spesso avevano discusso anche per un viaggio della ragazza a Cuba, fatto con un'amica.