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Tutelare i nidi delle rondini tutto l’anno: ecco come bisogna comportarsi

Dalla corretta edificazione degli edifici alla manutenzione delle tegole, dalla tipologia di intonaco da utilizzare alla facilitazione di entrata e di uscita qualora i nidi si trovino in spazi chiusi. Ecco cosa fare a Roma per tutelare le rondini tutto l’anno, i punti dell’ordinanza del Campidoglio.
A cura di Alessia Rabbai
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A Roma è vietato distruggere i nidi di rondini, rondini, balestrucci e specie affini, fino al 30 novembre 2021. La sindaca di Roma Virginia Raggi il 12 maggio scorso ha firmato un'ordinanza e i cittadini sono invitati a segnalarne eventuali violazioni ai vigili urbani. In caso di violazione, si legge, "il responsabile dovrà provvedere a ripristinare il precedente stato dei luoghi, anche mediante l’installazione di nidi artificiali idonei". A ricordare l'importanza del provvedimento l’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa), che spiega come "la presenza di questi uccelli in città è sempre più minacciata e va tutelata". La disposizione del Comune di Roma rafforza la tutela già prevista dalla legge n.157/1992, che vieta l’uccisione di nidiacei e individui adulti e la distruzione di nidi e uova.

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Come tutelare le rondini di Roma

Questi alcuni dei punti contenuti nell'ordinanza dirette ai romani:

-Dovranno garantire la protezione dei nidi provvedendo alla loro tutela e protezione, anche nelle fasi iniziali della costruzione e nel periodo migratorio (autunno e l’inverno)perché utilizzano gli stessi nidi per più anni di seguito;

-In caso di interventi edilizi è necessario richiedere l'autorizzazione al Dipartimento Tutela Ambiente, comunicare il numero di nidi presenti e spiegarne la salvaguardia o, solo dove non è possibile, le modalità di sostituzione con nidi artificiali;

-In caso di nidi al chiuso in cantine o magazzini che vanno rimossi per la salute, inviare comunicazione alla Asl. Il Dipartimento di Tutela Ambientale valuterà se rimuoverli e sostituirli con nidi artificiali;

-Utilizzare sotto ai cornicioni una fascia di intonaco rugoso di almeno 50 centimetri per agevolare la nidificazione;

-Lasciare aperte le cavità delle tegole.

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"Uccelli a rischio per le potature"

"Le rondini tonate ai loro nidi si riproducono anche con tre covate tra la primavera e la fine dell’estate – spiega Rita Corboli, delegata dell’Oipa di Roma – Alcuni arrivano a distruggere il nidi ‘perché sporcano' e molte imprese edili non si fermano di fronte a un nido abitato. Ci arrivano molte segnalazioni in tal senso". Oipa ha posto l'inoltre ‘attenzione sul rischio che corrono gli uccelli in generale per le potature. "Torniamo a chiedere all’Amministrazione comunale che s’interrompano le potature nel periodo riproduttivo delle altre specie: anche questi sono interventi che uccidono nidi e nidiacei".

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