video suggerito
video suggerito

Turiste belghe travolte e uccise sull’A24, a processo il 53enne che le ha investite

Andrà a processo con l’accusa di duplice omicidio stradale il 53enne che ha investito e ucciso Wibe Njls e Jess Dewildeman lo scorso ottobre sull’A24: era alla guida sotto effetto di droga e con patente sospesa.
A cura di Beatrice Tominic
125 CONDIVISIONI
Immagine

Giudizio immediato per l'automobilista di 53 anni accusato di aver travolto e ucciso due turiste belghe sul tratto urbano dell'A24. È accaduto nella serata dell'8 ottobre scorso, verso le ore 22.15: le due ragazze, Wibe Njls e Jess Dewildeman si trovavano in vacanza nella capitale da qualche giorno e hanno perso la vita dopo essere state investite.

L'uomo è accusato di duplice omicidio stradale a cui si aggiungono l'aggravante della fuga, la guida sotto l'effetto di sostanze stupefacenti e la patente sospesa da oltre 10 anni.

Il processo all'automobilista

La Procura della capitale ha chiesto e ottenuto il giudizio immediato per l'automobilista: il processo è stato fissato per il prossimo 26 settembre davanti alla decima sezione penale di piazzale Clodio, come riporta AdnKronos. L'appuntamento in tribunale arriva dopo l'indagine del pm Giovanni Musarò coordinata dal procuratore aggiunto Michele Prestipino a seguito della quale nei confronti dell'automobilista è stato convalidato il fermo ed emessa un'ordinanza di custodia cautelare in carcere.

L'incidente lo scorso ottobre

Secondo quanto è emerso dalle indagini, il 53enne stava guidando sotto effetto di sostanze stupefacenti e con la patente scaduta da più di 10 anni quando ha travolto e ucciso le due ragazze. Le due, turiste belghe in vacanza a Roma, stavano attraversando il tratto urbano di A24 quando si sono fermate per prestare soccorso ad alcune persone rimaste coinvolte in un incidente avvenuto poco prima. Dopo averle investite, il 53enne non si è fermato a prestare soccorso: "Sono scappato perché non ho la patente e sarei finito nei guai, non sapevo di aver fatto del male a qualcuno, credevo di aver colpito un'auto", si è giustificato l'uomo quando è stato rintracciato dalle forze dell'ordine.

Ha più volte spiegato di non ricordare nulla. Come poi hanno confermato i test e come si legge nell'ordinanza del gip, l'automobilista si trovava in una "condizione di totale assenza di lucidità (…) dal referto degli esami tossicologici è risultato positivo alle benzodiazepine, ai cannabinoidi, alla cocaina, agli oppiacei e al metadone".

Le due amiche erano arrivate nella capitale qualche giorno prima del tragico incidente: avevano visitato la zona di Frosinone e poi erano rientrate a Roma dove, come dimostrano le storie pubblicate sui social network, il giorno stesso avevano visitato i Musei Vaticani.

125 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views