“Tua figlia ha un debito, paga o la arrestano”: così hanno truffato e derubato i miei anziani genitori
Tutto è partito da una telefonata al numero fisso di casa. A rispondere è una coppia di anziani residenti nei pressi di piazza Bologna a Roma. Dall'altro capo del telefono un uomo si spaccia per il direttore della posta di zona. "Siamo qui con sua figlia, le è arrivata una cartella esattoriale con un debito di 3 mila euro. Dovete pagare subito questa cifra altrimenti verrà arrestata, ci sono già qui i carabinieri". Da lì inizia un vero e proprio bombardamento di parole e richieste al telefono, fino a convincere la povera vittima ad aprire la porta ad un complice, per portare via il corrispettivo in oro della cifra mancante. Questa è in estrema sintesi la truffa subita da una coppia di anziani, Anna e Mario, un raggiro molto simile a quello del finto maresciallo segnalato a Ronciglione.
"Una voce identica a quella di mia figlia ci ha chiesto aiuto"
A spiegarci questo ennesimo raggiro ai danni di due persone anziane è Luana, una delle loro due figlie. "Voglio raccontare quello che gli è capitato, magari può essere utile, per evitare che vengano truffate altre persone" afferma al telefono. Tutto è iniziato, come abbiamo già accennato, da una telefonata. "Mia madre era scettica all'inizio e voleva attaccare per chiamare me o mia sorella – spiega Luana – ma la persona dall'altro capo della cornetta insisteva per farla rimanere al telefono. Le diceva signora non attacchi è importante, non c'è tempo da perdere". Nel frattempo ha iniziato a squillare anche il cellulare della donna: "Mia madre dice di aver sentito una voce identica a quella di mia sorella dirle mamma ti prego aiutami, mi vogliono arrestare. Da lì si è convinta che fosse tutto vero". Da quel momento per i truffatori è stato tutto molto semplice: un complice è salito a casa dei due anziani signori invitandogli a dargli il corrispettivo di 3mila euro in oro e argento.
"I miei genitori hanno consegnato tutto, perfino le fedi"
"I miei genitori hanno consegnato tutto a queste persone, se ci penso ancora mi sale una rabbia incredibile. Si sono tolti perfino le fedi e lasciato il bancomat con il pin". Una truffa organizzata nei minimi dettagli e che ha colpito diverse persone nel quartiere di piazza Bologna. "Quando siamo andati a sporgere denuncia ci hanno detto che siamo, purtroppo, in buona compagnia – conclude Luana – purtroppo dopo mesi non c'è nessuna traccia dei truffatori e neanche della refurtiva. Voglio però parlare di quanto ci è successo per mettere le persone in guardia".