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Truffa del finto pacco: si finge il nipote e chiede di pagare un falso postino ma scatola è vuota

Le forze dell’ordine sono sempre al lavoro per sventare le truffe agli anziani. L’ultima è quella del finto nipote, che chiede agli anziani di pagare un pacco in realtà vuoto.
A cura di Alessia Rabbai
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Ha telefonato ad una donna anziana fingendosi suo nipote e chiedendole di ritire un pacco per lui, che avrebbe dovuto pagare in contrassegno. Un pacco che avrebbe dovuto contenere un computer, in realtà al suo interno non c'era nulla. È questo uno dei modus operandi praticati da chi mette in atto truffe agli anziani, come nel caso di due giovani, di ventisei e ventuno anni, che gli agenti della Polizia di Stato hanno arrestato per truffa in zona Tor Bella Monaca. Stamattina il giudice del Tribunale di Roma ha convalidato l'arresto, su richiesta della Procura. I due ragazzi hanno ricevuto rispettivamente un anno e sei mesi di reclusione e tre anni di divieto di ritorno nel Comune di Roma.

La telefonata del nipote e del direttore delle poste

I fatti risalgono al primo pomeriggio di lunedì scorso 27 marzo e sono accaduti nel territorio della periferia Est della Capitale. Secondo quanto ricostruito uno dei sospettati ha telefonato all'anziana, fingendosi nipote e chiedendole di poter pagare un pacco che le sarebbe stato recapitato a casa contenente un computer, che gli serviva. Alla prima telefonata seguiva la seconda, in cui l'anziana veniva contattata da un falso direttore delle poste, che annunciava l'arrivo del pacco e che chiedeva conferma sul fatto che in casa ci fosse qualcuno per il ritiro e il pagamento. Telefonate che, com'è emerso in sede d'indagine, servono ai truffatori per prendere tempo ed evitare che prima di suonare al campanello la vittima chiami un famigliare.

I poliziotti hanno bloccato i due truffatori

L'anziana con suo marito hanno però capito che si trattava di uan truffa e, utilizzando un altro telefono, hanno chiamato il Numero Unico delle Emergenze 112. Ricevuta la segnalazione gli agenti dei Distretti Casilino e San Basilio sono intervenuti con due pattuglie: due poliziotti hanno telefonato alla vittima, mentre gli altri si sono appostati in strada. I due giovani inconsapevoli di essere osservati hanno cercato di portare a termine la truffa: mentre il il ventiseienne è salito a casa della vittima, il ventunenne è rimasto alla guida dell’auto ad aspettarlo, pronto a scappare. I poliziotti li hanno bloccati.

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