Truffa da 4 milioni di euro, rintracciato a Roma 37enne ricercato in Russia da tre anni
Quattro milioni di euro: questo il denaro di cui il trentasettenne russo, oggi arrestato dagli agenti della polizia, era riuscito ad impossessarsi prima di sparire nel nulla. L'uomo è riuscito a mettere le mani su questa importante somma truffando una società di leasing in Russia, fra il maggio del 2018 e il dicembre del 2021. Poi è sparito senza lasciare traccia. Almeno fino ad oggi quando, arrivato a Roma, gli agenti sono stati avvertiti della sua presenza in uno storico e lussuoso albergo del centro città. E lo hanno arrestato. Trasferito al carcere di Regina Coeli, dovrà scontare 10 anni di reclusione.
Ricercato in Russia, trovato e arrestato a Roma
Il trentasettenne è ricercato in Russia per il reato di truffa da quasi tre anni, dal 9 novembre del 2022. Su di lui pendeva un mandato di arresto ai fini di estradizione dopo che, in qualità di vice amministratore delegato di una società, aveva firmato un contratto per l'acquisto di veicoli di proprietà di un'altra società di leasing per un valore di circa 4 milioni di euro.
Secondo i termini di tale contratto, però, dopo la vendita dei veicoli avrebbe dovuto effettuare obbligatoriamente il pagamento alla società di leasing: i veicoli, infatti, rappresentavano la garanzia del rimborso del debito con il locatore. Una volta venduta la merce, però, il denaro non è mai stato trasferito alla società, ma è stato rubato dall'uomo, accusato di truffa e ricercato.
L'intervento degli agenti della polizia
Ad accorgersi della sua presenza a Roma, gli agenti della Polizia di Stato del I Distretto Trevi Campo-Marzi dopo un alert alloggiati arrivato da un albergo del centro storico che segnalava la presenza del trentasettenne in hotel. Dopo ulteriori verifiche, gli agenti hanno potuto confermare la presenza del mandato di arresto e le generalità dell'uomo che è stato accompagnato presso gli uffici del Commissariato per ulteriori accertamenti.
Grazie ai colleghi della Divisione SI.RE.NE., è stato possibile notificare il provvedimento al trentasettenne che è stato trasferito a Regina Coeli a disposizione del Presidente della Corte di Appello di Roma che dovrà scontare 10 anni di reclusione.