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Truffa agli anziani, finto nipote convince 84enne a consegnargli oggetti preziosi e 1700 euro

Ennesimo episodio di truffa agli anziani, la vittima è una 84enne ingannata da un finto nipote. Arrestato in flagranza di reato, un 21enne non potrà più tornare a Roma per due anni.
A cura di Alessia Rabbai
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Si è finto il nipote di un'anziana, convincendola a consegnargli oggetti preziosi e una busta con dentro 1700 euro. I fatti sono accaduti nella mattinata di ieri, giovedì 20 aprile, nel quartiere Portuense di Roma, vittima un'ottantaquattrenne. A finire nei guai è stato un ventunenne di orgini campane, che gli agenti della Polizia di Stato della Squadra Mobile e del Distretto Fidene Serpentara hanno arrestato in flagranza di reato per truffa aggravata. Nei suoi confronti il giudice delle indagini preliminari ha disposto la convalida dell'arresto, come richiesto dalla Procura della Repubblica di Roma.

L'indagato non può tornare a Roma per due anni

Il giovane arrestato viaggiava su un’auto che, dagli accertamenti svolti dalla polizia, è risultata intestata ad una società a noleggio con sede a Napoli. Gli agenti insospettiti lo hanno pedinato per le strade della Capitale, fino ad arrivare in una via del quartiere Portuense, dov'è entrato all'interno di un palazzo. All'uscita aveva vari oggetti di valore e una busta con 1700 euro in contanti. I poliziotti lo hanno bloccato e poi hanno ascoltato la vittima. Arrestato, la Procura di Roma ha chiesto e  ottenuto dal giudice per le indagini preliminari la convalida della misura pre-cautelare; con un'istruttoria condotta dalla Divisione Polizia Anticrimine il questore ha disposto per il giovane il rientro immediato nel proprio comune di residenza, non potrà tornare nella capitale per due anni.

Come funzionano le truffe agli anziani

L'episodio è solo l'ultimo delle truffe di cui vittime sono gli anziani. Le strategie messe in atto da parte dei truffatori sono sempre le stesse, anche se con alcune variazioni. Mirano ad ingannare le persone deboli e sole, fingendosi al telefono di essere un parente, un sedicente avvocato o altri personaggi e convincono la vittima a consegnare soldi, gioielli o oggetti di valore, per ricevere in cambio pacchi in realtà vuoti o per liberare un famigliare finito carcere per incidenti mai avvenuti. In molti di questi episodi i truffatori agiscono almeno in due, uno dei quali resta al telefono con l'anziano o l'anziana, per fare in modo che non chiami i parenti e nel frattempo l'altro suona alla porta di casa per ritirare il denaro velocemente e darsi alla fuga.

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