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Trovate foto di minorenni in chat, nuove accuse per il professore di religione arrestato a Latina

“Sto nudo sul letto, tu cosa fai?”, è uno dei messaggi trovati dagli inquirenti nelle chat del docente 49enne con alcuni ragazzi. Nel suo cellulare scoperte collezioni di foto di minorenni: all’accusa di violenza sessuale su minore ora si aggiunge quella di detenzione di immagini pedopornografiche.
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Continua a farsi sempre più buia e intricata la vicenda del professore di religione di Latina accusato di violenza sessuale ai danni di un minorenne. Il docente, agli occhi di colleghi e genitori “uno come tanti”, è stato denunciato per aver abusato di un suo alunno e per aver provato un approccio simile con altri tre ragazzi. Per il professore del liceo scientifico Ettore Majorana di Latina, però, la situazione continua a complicarsi: sono due adesso le accuse pendenti, poiché alla violenza sessuale su minore si aggiunge quella di detenzione di immagini pedopornografiche. Quest’ultima ipotesi ha fatto sì che gli atti dell’indagine passassero a Roma.

Il docente scriveva: “Sto nudo sul letto, tu cosa fai?”

È un viaggio agghiacciante quello affrontato dagli inquirenti scandagliando le chat del professore di religione di Latina, 49 anni, accusato inizialmente di violenza sessuale da tre alunni, per cercare ulteriori prove della sua condotta illegale. “Sto nudo sul letto, tu cosa fai?”, scriveva il docente a uno dei giovani. E proprio nel corso di questa approfondita ricerca gli agenti hanno trovato ulteriori elementi che hanno fatto cambiare ancora il quadro giudiziario: dalle chat del professore infatti sono emerse collezioni di foto di minorenni, prese dal web. Questo fattore ha permesso di aggiungere l’accusa di pedopornografia, coinvolgendo così nell’indagine i competenti pm della Capitale.

Le indagini e l’arresto

Stando a quanto ricostruito, il 49enne avrebbe approfittato del suo ruolo di docente e della fiducia di cui godeva tra gli alunni per instaurare con alcuni di loro inizialmente un rapporto confidenziale, che poi si sarebbe trasformato in frasi sempre più ambigue, a sfondo sessuale, fino a richieste di foto private e a veri e propri tentativi di contatto fisico.

Come si legge negli atti dell’indagine, “Il professore aveva sviluppato un intenso rapporto telematico con un alunno minore inducendolo ad inviare proprie fotografie nudo e intrattenendo conversazioni sui social attinenti la sfera sessuale invitandolo ad alcuni incontri al di fuori del contesto scolastico invitandolo a presentarsi da solo, cingendolo ai fianchi e alle gambe reiteratamente in diverse occasioni anche contro la volontà del minore che manifesta chiaramente il suo disagio”. Questi abusi sono andati avanti nel periodo compreso tra febbraio 2022 e gennaio 2023: i ragazzi hanno infine deciso di denunciare il professore, che l’11 luglio è stato raggiunto da un’ordinanza di custodia cautelare e si trova ora ai domiciliari.

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