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Trova la figlia che dorme con lo zio, 40enne lo lancia dalla finestra: “Gli ha gettato vermi addosso”

L’uomo era stato a una festa di paese, dove aveva litigato con tutta la famiglia. La figlia, rimasta da sola, è tornata a casa con lo zio, poi i due si sono addormentati insieme. Oggi l’udienza di convalida per il fermo dell’uomo.
A cura di Natascia Grbic
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Si terrà questa mattina l'udienza per il fermo del 40enne arrestato due giorni fa a Roma con l'accusa di maltrattamenti e tentato omicidio. L'uomo ha prima dato un ceffone alla figlia su un autobus che da Viterbo porta a Roma, poi l'ha minacciata con una lametta che teneva nascosta nella custodia del cellulare. A denunciarlo è stata proprio la sedicenne, che ha poi detto ai poliziotti come pochi giorni prima il padre avesse gettato lo zio dalla finestra. Un volo di tre metri fortunatamente non finito in tragedia, che gli ha causato la rottura del malleolo.

Secondo quanto ricostruito dagli agenti della Polizia di Stato che hanno condotto le indagini, l'uomo avrebbe pessimi rapporti con tutta la sua famiglia. Molto noto a Calcata per il temperamento aggressivo e i precedenti penali, aveva dato in escandescenze dopo aver trovato la figlia di sedici anni a letto con il fratellastro. Ma tra i due non era successo nulla: al ritorno da una festa di paese, dove l'uomo aveva litigato con tutti e se ne era andato, lasciando la figlia da sola, i due si erano addormentati vestiti sul letto, con indosso ancora le scarpe. Quando il 40enne è tornato a casa e li ha visti, ha pensato avessero una relazione e si è scagliato contro il fratellastro, prima spingendolo fuori dalla finestra, e poi – come riportato da Il Messaggero – tirandogli addosso una busta di bigattini. "E adesso striscia come il verme che sei", gli ha urlato, mentre lui gridava disperato a causa della frattura riportata nella caduta.

L'uomo era stato ricoverato in ospedale ma non aveva denunciato il fratello. Lui aveva continuato a litigare con la figlia nei giorni successivi, e nonostante lei continuasse a dire che non era successo nulla, lui non ne voleva sapere di lasciar stare. Fino a quando la sedicenne non è stata seguita dal padre su un autobus diretto a Roma: lui prima le ha dato uno schiaffo e poi l'ha minacciata con una lametta. A quel punto lei è fuggita, ha chiamato la polizia e ha deciso di denunciarlo, facendolo arrestare. Oggi l'uomo comparirà davanti al giudice.

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