Triplice omicidio a Prati, le vittime uccise con 50 coltellate: i risultati dell’autopsia
Cinquanta coltellate: questo il numero delle ferite che Giandavide De Pau ha inferto a Li Yan Rong, Guo Xiuli e Martha Castano Torres, le tre donne uccise giovedì nel quartiere di Prati a Roma. L'autopsia sul corpo delle vittime, riportata da Il Corriere della Sera, ha rivelato che tutte e tre sono state colpite con decine di fendenti alla schiena, al collo e al volto. Una delle donne di via Riboty trovate sul pianerottolo ha cercato di difendersi e fuggire dal suo assassino: non ce l'ha fatta. De Pau l'ha raggiunta e le ha dato la coltellata al fianco, quella che probabilmente l'ha uccisa.
A incastrare il killer non solo le telecamere di sorveglianza presenti nella zona, ma anche il suo stesso cellulare, abbandonato nell'appartamento di via Riboty. De Pau si è filmato mentre uccideva le due donne: due video dal contenuto terrificante, che non lasciano spazio a dubbi su chi sia l'autore dei tre femminicidi.
"Al minuto 1.09 si sentono rumori e la donna urlare fortemente, ma il suono giunge come soffocato –si legge nell'ordinanza firmata dalla giudice– Entra l'altra donna che chiede ‘cosa fai a lei', subito dopo si sentono le urla strazianti anche della seconda donna che viene aggredita, poi si sente prima il rumore di una porta che sbatte e poi il rumore più forte di un'altra porta, probabilmente quella di ingresso che viene aperta, e dal minuto 2.41 si sente il rantolo di Xiuli Guo in fin di vita ritrovata agonizzante sul pianerottolo; dopo qualche minuto si sente la voce del portiere e poco dopo dei soccorritori".
De Pau adesso si trova in carcere accusato di omicidio volontario. I pm stanno valutando anche la premeditazione: il 51enne, infatti, ex guardaspalle del boss Michele Senese con una lunga carriera criminale alle spalle, si è presentato nell'appartamento di via Riboty travisato, con sciarpa, mascherina e cappuccio per coprire il proprio volto.