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Treno strapieno sulla Roma – Napoli, rivolta dei pendolari: “Ogni giorno costretti a viaggiare così”

A causa del sovraffollamento sul regionale Roma – Napoli, il controllore ha fermato il treno per far scendere alcuni passeggeri. Ma alla stazione di Formia – Gaeta è scoppiata la rivolta: a bordo tantissimi lavoratori che denunciano le condizioni in cui sono costretti a viaggiare ogni giorno, dannose per la loro salute.
A cura di Natascia Grbic
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Ancora treni strapieni, con buona pace dei pendolari che non riescono a viaggiare in condizioni dignitose e soprattutto sicure per la propria salute. In questo video pubblicato dal giornalista e videomaker Salvatore Di Rienzo è mostrata la situazione che ogni mattina i viaggiatori della linea Roma – Napoli sono costretti a subire. Siamo sul regionale 21066: alle 9.38 il treno è stato fermato alla stazione Formia – Gaeta perché troppo pieno. Qualcuno doveva scendere perché il treno riprendesse il suo viaggio verso Roma. A bordo ci sono soprattutto lavoratori, stanchi di dover viaggiare ogni giorno in questo modo, stipati sui vagoni come se non ci fosse nessuna pandemia. Soprattutto perché il sistema di acquisto dei biglietti non mette da solo uno stop alla vendita. Tutti hanno il proprio titolo di viaggio, ognuno è autorizzato a stare su quel treno. Si cercano quindi volontari che rimangano a terra. Ma alla stazione scoppia la protesta.

Treni strapieni, la protesta dei viaggiatori

"Io al lavoro ci voglio arrivare in salute, qui la salute non ce l'abbiamo – dice una donna – Non la do a mia figlia che sta facendo sacrifici con la didattica a distanza da settembre, chiusa in casa a 13 anni, perché io e mio marito facciamo rispettare le regole a mia figlia. Se mi fanno viaggiare così io poi il covid lo porto a casa". Le fanno eco le testimonianze delle altre persone: "Tutti i giorni è la stessa storia, i treni sono sempre pieni", rincara un'altra donna. Nel mezzo della protesta c'è chi propone di occupare i binari per farsi sentire, e chi si rifiuta di scendere dal treno e arrivare in ritardo al lavoro per l'ennesima volta. Soprattutto perché i tempi dei viaggi si allungano e si fanno sempre più estenuanti.

A Roma e nel Lazio grave il problema dei mezzi

Il problema dei mezzi a Roma e nel Lazio è sempre esistito. Con la pandemia da coronavirus, si è amplificato. Treni, bus e metropolitane viaggiano strapieni, a bordo non esiste il distanziamento sociale che dovrebbe proteggere le persone dalla covid. I lavoratori chiedono tutele, così come i passeggeri, costretti ogni giorno a viaggi al limite per poter andare a lavoro o tornare a casa. Molte volte passeggeri sono rimasti a piedi perché i mezzi erano troppo pieni (e non sono stati incrementati a sufficienza), costretti ad aspettare anche un'ora il bus o il pullman successivo. E a più di un anno dall'inizio della pandemia, non sono state trovate soluzioni.

Trenitalia: "Salute delle persone per noi è priorità"

"Alcune precisazioni in merito all’articolo ‘Treno strapieno sulla Roma – Napoli, rivolta dei pendolari: “Ogni giorno costretti a viaggiare così” pubblicato giovedì 8 aprile. Il treno Rock 21066 da Napoli a Roma Termini, citato nel pezzo, ha una capienza totale di 1139 posti e, nei giorni scorsi, ha trasportato in media non più di 360 passeggeri, ben al di sotto della soglia consentita dalle norme del distanziamento sociale". Così in una nota, Trenitalia in merito all'articolo pubblicato da Fanpage.it. "Giovedì 8 aprile, nella fermata di Formia-Gaeta, vista la straordinaria affluenza è stato prontamente allestito un treno di supporto, pertanto il capotreno ha invitato una parte dei viaggiatori a utilizzare il treno successivo nel rispetto delle norme anti-covid. La salute delle persone sui treni è sempre una priorità per Trenitalia. Resta però fondamentale il senso civico delle persone e l’osservanza delle regole di viaggio e di distanziamento interpersonale".

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