Treni fermi e taxi introvabili a Termini: ieri l’odissea di migliaia di turisti increduli a Roma
Da settimane i taxi sono introvabili alla stazione Termini di Roma. Le file sono lunghissime e per prendere un mezzo l'attesa può anche superare anche un'ora. Se si aggiunge a questo il blocco dei treni, per guasto, di ieri nel principale scalo ferroviario della Capitale, si otterrà una tempesta perfetta: migliaia di turisti e pendolari disorientati e costretti a una fila infinita davanti all'ingresso della stazione nella speranza di accaparrarsi, prima o poi, un'auto bianca.
Secondo i sindacati dei tassisti, tuttavia, non possono essere i taxi a risolvere i problemi del trasporto pubblico nella Capitale. Spiega per esempio Alessandro Atzeni, di Uiltrasporti Lazio: "Dispiace assistere al continuo teatrino delle fiabe per far credere che i problemi della mobilità urbana possano essere risolti con più TAXI in circolazione. Chi pensa questo è orbo, oppure totalmente in malafede. I taxi hanno una funzione complementare ed integrativa al trasporto pubblico di linea e non è immaginabile che siano in grado di fare fronte alle difficoltà del trasporto collettivo e a tutte le criticità che rendono difficili gli spostamenti nella città di Roma. Alcune volte sarebbe più utile mettere da parte la propaganda politica e sforzarsi di trovare le soluzioni reali nel rispetto di tutti".
Per i dirigenti di +Europa una prima soluzione potrebbe essere bandire almeno duemila nuove licenze di taxi nella Capitale "e portare il rapporto tra Taxi e numero di abitanti paragonabile a quello delle altre capitali europee. A Roma oggi non è possibile trovare un Taxi ormai a qualsiasi ora, non solo nelle ore di punta, e di questo fanno le spese tanto i romani che i turisti il cui numero è per fortuna in significativo aumento". Così Giordano Masini della segreteria di Più Europa.
D'accordo anche Carlo Calenda, leader di Azione: "Per risolvere il problema intanto si comincia da riassegnare le 147 licenze sospese e che i tassisti non vogliono riassegnare. Poi si fa un calcolo con il numero di licenze procapite che servono facendo il paragone con Milano e si emettono le licenze. I tassisti faranno le proteste? E protestino. Protesteranno anche i sindacati se mettiamo Ama in Acea. Protestino pure. La città non è governata dai tassisti o dai sindacati, dagli inquilini abusivi e dalle associazioni amiche".
Intanto l'assessore capitolino ai Trasporti, Eugenio Patanè, ha annunciato l'apertura dell'iscrizione per i tassisti della seconda guida: "Da oggi sarà quindi possibile nominare un conducente e iniziare a svolgere il secondo turno permettendo alla stessa vettura di effettuare il servizio fino a 20 ore giornaliere. Confidiamo in una vasta adesione da parte della categoria che svolge un ruolo fondamentale nel servizio di trasporto pubblico non di linea, complementare a quello di linea. Con questo provvedimento, che introduce delle turnazioni integrative dei taxi inserite nei picchi di domanda, puntiamo a garantire un significativo aumento dell'offerta, andando incontro alle esigenze di cittadini e turisti".