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Covid 19

Tredici migranti positivi a Roma, trasferiti dalla Calabria all’ospedale militare Celio

L’ospedale militare del Celio oggi pomeriggio ha accolto tredici migranti positivi al coronavirus in arrivo dalla Calabria. Nel Lazio oggi sono 18 i nuovi contagi registrati nelle ultime 24 ore, un morto. I pazienti positivi messi in quarantena in seguito a tamponi effettuati tra la comunità bengalese di Roma sono 184.
A cura di Alessia Rabbai
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Tredici migranti positivi al coronavirus provenienti dalla Calabria sono stati trasferiti all'ospedale militare Celio di Roma. Da quanto si apprende il trasferimento è avvenuto nel pomeriggio di oggi, martedì 14 luglio, quando i cittadini bengalesi sono arrivati nella Capitale provenienti da Roccella Ionica, in provincia di Reggio Calabria. I migranti sono stati spostati in una struttura di Amantea, in provincia di Cosenza. Si tratta nello specifico, di membri di un gruppo di settanta persone di nazionalità bengalese sbarcate in Calabria e successivamente assegnate a diverse località. Il trasferimento dei migranti ad Amantea hanno suscitato disordini in parte della popolazione locale, che ha protestato per la loro presenza bloccando la strada statale 18, chiedendone il trasferimento. Sicilia e Calabria sono attenzionate speciali perché mete di sbarchi e sono in corso i controlli del governo a tutela della salute pubblica, per evitare la propagazione dei contagi da coronavirus. Il Viminale ha reso noto di aver rafforzato la sorveglianza, in collaborazione con il ministero della Difesa.

Nel Lazio 18 nuovi contagi e un morto

Sono 18 i nuovi contagi di oggi nel Lazio, tra cui un morto, registrati nelle ultime 24 ore. I pazienti positivi messi in quarantena in seguito a tamponi effettuati tra la comunità bengalese di Roma sono 184. Si tratta di persone venute a contatto con i positivi e rintracciate grazie ad indagine epidemiologica. Individuate e contattate, sono state poste in isolamento domiciliare, per scongiurare la diffusione del contagio qualora avessero anche loro contratto la malattia. “Stiamo ricostruendo tutti i contatti grazie ad un lavoro titanico del servizio sanitario regionale”, ha dichiarato l’assessore regionale alla Sanità Alessio D’Amato.

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