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Tredicenne travolto e ucciso da un’auto di Algero Corretini, ai domiciliari il 20enne senza patente

Si trova ai domiciliari il 20enne che il 17 settembre scorso ha travolto e ucciso un 13enne su via Casilina a Roma. Guidava senza patente, è accusato di omicidio stradale e fuga.
A cura di Alessia Rabbai
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Immagine di repertorio
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Il ragazzo di vent'anni che ha travolto e ucciso un tredicenne su via Casilina è ai domiciliari per omicidio stradale. A riportare la notizia Il Corriere della Sera. L'incidente risale al 17 settembre scorso, quando l'automobilista, poco più che maggiorenne, si era messo alla guida senza patente. Dopo l'investimento era scappato per poi costituirsi la sera stessa. Inizialmente dopo la sua confessione il ragazzo era stato denunciato a piede libero.

Il giovane aveva noleggiato la Golf bianca da Algero Corretini meglio conosciuto con il nome di "1727 Wrldstar" oppure "Ho preso il muro fratellì" l'influencer dai contenuti estremi con 850mila follower su Instagram e oltre 2 milioni su TikTok. Gli agenti della polizia locale del VI Gruppo Tiburtino hanno dato esecuzione alla misura di custodia cautelare emessa dal giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Roma.

L'incidente in cui è morto il 13enne investito sulla Casilina

Al momento dell'incidente in cui ha perso la vita il tredicenne stava tornando a casa, camminando lungo via Casilina all'altezza della Borgata Finocchio. Era stato ad una cena in famiglia, in occasione dei festeggiamenti per l'inaugurazione della pizzeria di suo zio. Mentre attraversava la strada la Golf guidata dal ventenne lo ha centrato in pieno. Per il ragazzo non c'è stato purtroppo nulla daafre perché il decesso è praticamente sopraggiunto sul colpo.

"Ho quindici auto di fascia alta e anche una super car. Con la mia società noleggiamo solo ad agenzie specializzate o a clienti selezionati – ha commentato l'accaduto l'influencer – Chi ha ucciso il ragazzino deve essere punito, ma noi con l’incidente non abbiamo nulla a che fare". Nella vicenda ora Corretini è assistito dagli avvocati Salvatore e Federico Sciullo.

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