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Travolto e ucciso sulla via Aurelia, il fratello di Ioan Puscasu: “Siamo delusi e amareggiati”

Il conducente dell’auto pirata è stato condannato per fuga e omissione di soccorso, ma non per omicidio stradale. “C’è amarezza e delusione per la sentenza”.
A cura di Beatrice Tominic
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Si trovava al volante della sua automobile lungo la via Aurelia quando ha travolto e ucciso Ioan Puscasu, quarantaquattrenne di origini romene residente a Tarquinia da diversi anni. Si è costituito soltanto qualche ora dopo M.M., cinquantasettenne di Santa Marinella, che si è presentato nella caserma dei carabinieri di Civitavecchia. Nel frattempo il corpo di Puscasu, rimasto sull'asfalto, è stato mutilato dalla automobili di passaggio

Il terribile incidente è avvenuto nel tardo pomeriggio del 22 gennaio del 2023, all’altezza del chilometro 113 della Statale 1 Aurelia, nel territorio comunale di Montalto di Castro, in provincia di Viterbo. Soltanto qualche giorno fa è arrivata la sentenza nei confronti del conducente dell'auto pirata: è stato condannato a otto mesi di reclusione con pena sospesa per fuga e omissione di soccorso, è stato assolto per quello di omicidio stradale.

Il processo e la reazione dei familiari

"Siamo profondamente delusi – è il commento del fratello della vittima, Catalin Puscasu – La persona che ha investito mio fratello scappando e lasciandolo al suo destino non farà neanche un giorno di carcere e non è giusto", come comunicano gli avvocati di Studio3A-Valore S.p.A. che hanno difeso in aula la famiglia

Accusato di fuga, omissione di soccorso e omicidio stradale, il conducente dell'auto che ha travolto e ucciso Puscasu è stato condannato per i primi due reati e assolto per il terzo per cui anche il pm della Procura di Civitavecchia, titolare del procedimento penale, aveva chiesto e ottenuto il rinvio a giudizio. Giudicato col rito abbreviato, è poi stato assolto.

"Non riusciamo a capacitarci del fatto che, a fronte di questo quadro accusatorio, l’automobilista che ha ucciso nostro fratello sia stato ritenuto del tutto esente da colpe, se non quella di non essersi fermato – ha aggiunto – Non volevamo un risarcimento in denaro, ma che il responsabile pagasse per ciò che ha commesso. Purtroppo non è andata così".

L'incidente sull'Aurelia

L'incidente è avvenuto poco più di un anno fa, lungo la via Aurelia. Puscasu stava camminando all'altezza del chilometro 113 a Montalto di Castro, quando è stato investito. A travolgere una Citroen C3 che viaggiava in direzione di Civitavecchia. Puscasu, morto sul colpo dopo lo schianto con l'auto, è stato sbalzato nella carreggiata opposta. Una volta arrivato lì, è stato più volte travolto dagli altri veicoli, mutilato dai mezzi che viaggiavano in senso opposto, verso Grosseto. Nel frattempo la Citroen C3 era già sfrecciata via: non si è fermata e non ha prestato soccorso. "Credevo di aver urtato un animale", si è difeso poi in aula l'imputato.

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