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‘Trastevere come il Bronx’, Marina la Rosa incontra Gualtieri dopo l’aggressione al figlio

“Un uomo disponibile, aperto all’ascolto e al confronto. Ha delle idee. Molto buone. Aspetto però che diventino fatti”, ha dichiarato Marina la Rosa dopo aver incontrato il sindaco Gualtieri in Campidoglio.
A cura di Enrico Tata
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Marina la Rosa ha incontrato il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, in Campidoglio e ha detto, al termine del colloquio: "Un uomo disponibile, aperto all’ascolto e al confronto. Ha delle idee. Molto buone. Aspetto però che diventino fatti".

L'ex concorrente de La Talpa e della prima edizione del Grande Fratello ha denunciato nei giorni scorsi un'aggressione subita dal figlio a Trastevere. Il ragazzo sarebbe stato colpito da un pugno sul viso mentre passeggiava in compagnia di un amico. Marina la Rosa ha immediatamente sporto denuncia, ma ha raccontato: "I poliziotti stessi mi hanno confermato che ormai Trastevere è praticamente il Bronx e loro il sabato sera sono tra i tre e i sette a gestire questa zona. Una zona come Trastevere, così complicata, dove un ragazzino accoltellato è ancora ricoverato. Possibile mai che venga sorvegliata di sabato sera, quando c’è un fiume di gente, solo dai tre ai sette poliziotti? Ci sono pochi poliziotti? C’è una distribuzione sbagliata delle forze dell’ordine? Vorrei che tutti quelli che vanno a Trastevere tornassero a casa tranquilli e sani e salvi".

La Rosa ha organizzato un sit in di protesta in piazza San Cosimato a Trastevere e in seguito il sindaco Gualtieri l'ha ricevuta in Campidoglio. Al termine dell'incontro l'ex gieffina ha raccontato su Instagram: "La dotazione organica delle forze dell’ordine è al di sotto di quella prevista, mancano all’appello (tra carabinieri e polizia) circa 22 mila persone. Lo Stato però non ha i soldi per ‘investire’, non ci sono soldi per le assunzioni delle forze dell’ordine (in realtà non li ha neanche per investire sulla sanità e non li ha neanche per la scuola. Poi, magicamente, i soldi li trova per costruire un inutile ponte sullo stretto. Ah già, Salvini li ha rubati dal PNRR)".

Ha aggiunto ancora Marina la Rosa: "La verità è che la sicurezza non ha un colore politico, non è né di destra né di sinistra. È un diritto! La verità è che vogliamo vivere le nostre strade e i nostri quartieri in maniera sana senza il terrore che accada qualcosa a noi o ai nostri figli. Trastevere è un quartiere stupendo che il sabato sera però si trasforma in una bolgia di aggressività, spaccio e miseria. Accoltellamenti, risse, aggressioni. Se uno Stato chiude gli occhi di fronte a tutto ciò significa che ha smesso di fare il suo lavoro. Ieri sera siamo ‘scesi in piazza’ (e non solo metaforicamente) per chiedere una cosa che ci spetta di diritto e cioè che non sia la paura a essere garantita, ma la sicurezza".

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