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Tra allagamenti e trombe d’aria, Roma è la città più colpita da eventi estremi nel 2023

Roma è la città (ma anche la provincia) dove si sono verificati più eventi meteorologici estremi nell’anno 2023, stando ai dati dell’Osservatorio Nazionale Città Clima di Legambiente.
A cura di Enrico Tata
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Secondo i dati dell'Osservatorio Nazionale Città Clima di Legambiente, Roma è la città (ma anche la provincia) dove si sono verificati più eventi meteorologici estremi nell'anno 2023. Ne sono stati registrati 14 nel territorio della Capitale e ben 25 nell'intera area della Città Metropolitana. La seconda città in classifica è Milano con 6 eventi estremi e, per quanto riguarda le province, al secondo posto c'è Ravenna con 19 eventi estremi.

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In particolare nella città di Roma sono stati registrati soprattutto eventi legati a danni da maltempo, per allagamenti, piogge forti, grandinate e trombe d'aria. Tra gli eventi segnalati anche le temperature estreme registrate nel corso dell'estate. L'ultimo fatto inserito nel database dell'osservatorio è dovuto ai "danni alle infrastrutture da piogge intense" registrato il 5 dicembre scorso: "Il forte vento ha fatto crollare un albero sulla linea tranviaria 8 a Trastevere, danneggiando la rete aerea all'altezza di via Pascarella". Altri eventi meteorologici definiti estremi sono dovuti ad allagamenti e danni per piogge intense, ma il 18 luglio scorso sono state annotate "le temperature estreme" raggiunte in città: "Record di caldo a Roma dove si sono registrati valori 42,9°C alla stazione Roma Macao e 42,2°C a Roma Flaminio. Il precedente giorno più caldo mai registrato a Roma era di 40,8°C, nel 2022". Qua la mappa con tutti gli eventi inseriti in archivio, divisi per anni e per zone. 

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Secondo i dati dell'osservatorio, in tutta Italia gli eventi estremi sono stati 378, in aumento del 22 per cento rispetto al 2022. Hanno causato, inoltre, la morte di 31 persone. Risultano in aumento le alluvioni e le esondazioni fluviali, (+170% rispetto al 2022), le temperature record nelle aree urbane (+150%), le frane da piogge intense (+64%), le mareggiate (+44%), i danni da grandinate (+34,5%), e gli allagamenti (+12,4%).

"Gli eventi meteo estremi stanno aumentando con sempre maggiore frequenza e intensità, e a pagarne lo scotto sono i territori e i cittadini. Il Governo Meloni approvi subito il Piano nazionale di adattamento al clima, stanziando anche le relative risorse economiche, che invece continuiamo a spendere per intervenire dopo i disastri. Il rischio è che l'Italia, senza il Piano e gli adeguati stanziamenti per la prevenzione, assenti anche nella Legge di bilancio in via di approvazione, continui a rincorrere le emergenze. Il Governo dovrebbe invece impegnarsi molto di più, puntando su prevenzione, politiche di adattamento al clima, campagne di sensibilizzazione sulla convivenza con il rischio, per far diventare il nostro paese dal più esposto al centro del mar Mediterraneo a un esempio per gli altri", ha commentato i dati Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente.

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