Torturò fino alla morte Daniele Barchi insieme all’ex, Azzurra Cerratani a processo per omicidio
Azzurra Cerretani sarà processata per l'omicidio di Daniele Barchi. Il perito nominato dal giudice del Tribunale di Viterbo la ritiene "sana di mente" e dunque "capace d'intendere e di volere". Lo sarebbe stata anche quando insieme all'ex fidanzato trentaquattrenne Stefano Pavani, già condannato in via definitiva a quindici anni di reclusione, avrebbe compiuto il delitto di via Fontanella del Suffragio tra il 20 e il 21 maggio del 2018.
Per Cerretani inizialmente chiesta l'archiviazione
Come riporta la testata locale Tuscia Web, il giudice dell'udienza preliminare ha accolto la richiesta di rinvio a giudizio con il rito abbreviato e la ventottenne comparirà davanti ai giudici in Aula a febbraio 2024. Per lo psichiatra della difesa invece la ventottenne soffrirebbe di un disturbo tra l’incapacità totale e il vizio parziale di mente, dunque le perizie dei due consulenti contrastano tra loro. Nei confronti di Cerretani inizialmente era stata chiesta l'archiviazione.
Daniele Barchi massacrato di botte e torturato fino alla morte
I fatti per i quali è imputata Cerretani in concorso con Pavani risalgono a cinque anni fa e sono accaduti a Viterbo. Secondo quanto ricostruito in sede d'indagine i due avrebbero massacrato di botte e torturato fino alla morte Daniele Barchi, un quarantaduenne originario di Gaeta in provincia di Latina, nel suo appartamento in via Fontanella del Suffragio vicino a Corso Italia, nel centro storico di Viterbo. Il suo cadavere è stato ritrovato a distanza di due giorni dal delitto, il 22 maggio. Il movente dell'omicidio starebbe nel fatto che la vittima, che ospitava i due in casa da tempo, non li voleva più.