video suggerito
video suggerito
Satnam Singh, bracciante indiano morto a Latina

Torna in India la salma di Satnam Singh, il bracciante morto in un incidente sul lavoro a Latina

La salma di Satnam Singh, il bracciante morto sul lavoro lo scorso giugno, torna in India. Nel suo paese d’origine saranno officiati i funerali, un momento tanto atteso dalla sua famiglia.
A cura di Natascia Grbic
2.047 CONDIVISIONI
Satnam Singh e l'azienda in cui lavorava.
Satnam Singh e l'azienda in cui lavorava.
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

La salma di Satnam Singh, il 33enne morto in un incidente sul lavoro avvenuto il 17 giugno in una azienda agricola in provincia di Latina, è stata riportata in India. Lo ha annunciato la Flai Cgil, che sin dall'inizio ha seguito il caso del bracciante, lasciato agonizzante in strada dal datore di lavoro, scappato subito dopo. "La salma di Satnam Singh finalmente torna a casa, dove nel rispetto dei suoi precetti e della sua tradizione, verrà preparato al saluto dalla vita terrena – comunica il sindacato in una nota – Un funerale in patria tanto atteso dai familiari, a cui continueremo a stingerci attorno e dare il nostro sostegno, e che confidiamo possa donare un po’ di pace alla famiglia, in particolare ai genitori. Una pace che a Satnam è stata sottratta nel nostro paese. In suo nome e nel nome di tutti i lavoratori sfruttati, continueremo a lottare per la giustizia contro un modello economico che considera le persone meno importanti dei profitti".

Satnam Singh aveva 33 anni. Era arrivato dall'India insieme alla moglie per trovare un lavoro che assicurasse loro una stabilità economica migliore di quella nel loro paese d'origine. Entrambi lavoravano a nero nell'azienda Lovato, pagati pochi euro l'ora, senza diritti né condizioni di sicurezza adeguate. Il pomeriggio del 17 giugno, Satnam stava lavorando vicino a un macchinario avvolgiplastica quando il suo braccio è rimasto incastrato nel mezzo, ed è stato tranciato di netto. Invece di chiamare i soccorsi, il datore di lavoro dell'uomo, Antonello Lovato, ha caricato il 33enne nel furgone insieme alla moglie e altri lavoratori, impedendogli di telefonare per chiedere aiuto. Poi ha lasciato Satnam Singh ormai in fin di vita davanti la sua abitazione, con il braccio in una cassetta della frutta. Lovato è stato poi arrestato dai carabinieri. Dall'autopsia è emerso che il 33enne è morto anche a causa di un'emorragia: se fosse stato soccorso,forse si sarebbe potuto salvare.

2.047 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views