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Tony Effe escluso dal Concertone a Roma

Tony Effe: dal Circo Massimo al Palaeur, sempre grazie al Comune di Roma

Tony Effe sposta il concerto di Capodanno dal Circo Massimo al Palaeur, gestito da una società partecipata del Campidoglio: “Roma non censura”.
A cura di Beatrice Tominic
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Tony Effe in concerto e Roberto Gualtieri.
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Tony Effe escluso dal Concertone a Roma

Dopo una settimana di accordi, ripensamenti, "fortunatamente nessun contratto firmato", artisti che fanno passi indietro e altri che si sfilano in solidarietà, è arrivata la risposta che tutti o i fan di Tony Effe, almeno, stavano aspettando. Il rapper scaricato dal palco del Circo Massimo si esibirà comunque a Roma, ma al Palaeur. Un punto di caduta che permetterà agli appassionati di trap di poter ascoltare il concerto nella notte in cui inizia il nuovo anno e al sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, di mettere a tacere tutte quelle voci che lo accusano di censura.

Perché se è vero, da una parte, che, quando è calata dall'alto, come da un'amministrazione comunale, si può parlare di censura, è altrettanto da sottolineare che il Palaeur è gestito da una società, Eur Spa, partecipata al 10% proprio da Roma Capitale. Al vertice, in qualità di presidente, troviamo Enrico Gasbarra, vicino al sindaco Gualtieri. L'altro 90%, invece, appartiene al ministero dell'Economia.

Perché Tony Effe si esibisce al Palaeur grazie al comune di Roma

Come anticipato, essendo gestito da una società che per il 10% appartiene anche al comune di Roma, è anche grazie al Campidoglio che Tony Effe potrà esibirsi nella notte di Capodanno (e quella prima). La differenza fra il palco del Circo Massimo e quello del Palaeur, però, è sostanziale: mentre nel primo caso la performance era offerta dal comune e, quindi, come detto da qualcuno, l'artista era pagato con i soldi dei cittadini e delle cittadine di Roma, in questo caso no.

A pagare la location, infatti, al Palaeur è la società Vivo Concerti che già da mesi aveva chiesto la disponibilità per le date del 30 e del 31 dicembre, senza "l'indicazione di un artista specifico", come spiega la società Eur S.p.a.: "Non appena Vivoconcerti ha formalizzato per la data l’artista TonyEffe, Eur S.p.a. ha avvisato il socio Roma Capitale che il 31 dicembre si terrà il concerto di TonyEffe. Il Campidoglio non ha espresso nessuna contrarietà a tale opportunità commerciale, ribadendo che l’Amministrazione capitolina è contraria a qualsiasi forma di censura".

Il concerto di Tony Effe a Capodanno

La notizia è stata confermata nel tardo pomeriggio di ieri con una storia su Instagram e l'evento si annuncia già un sold out assicurato. "I biglietti stanno volando, ragazzi mi raccomando affrattatevi, che è arrivato l'arrotino. Poi rimanete senza", ha dichiarato lo stesso Tony Effe che ha rinominato i due eventi "Capodanno da Tony".

Tutto è bene quel che finisce bene, potremmo provare a dire adesso. Se non fosse per il grosso interrogativo che grava sul palco del Circo Massimo per quella stessa notte: se nelle prossime 24 non si trova una soluzione, rischia di saltare. Troppi gli artisti che hanno preso le difese del collega: suonare e prendere il posto suo (o quello di Mahmood e Mara Sattei che avrebbero dovuto cantare con lui ma che si sono sfilano in "solidarietà e contro la censura") potrebbe comportare dei rischi in un mondo, come quello musicale, che stavolta ha saputo polarizzare completamente il dibattito e schierarsi dalla stessa unica parte. Cioè contro il Campidoglio che, stavolta, gli ha permesso di esibirsi in un altro grande palco della sua città.

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