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Test di medicina irregolare: “Domande vendute su Telegram, ne hanno approfittato anche le scuole”

Non solo compravendita fra gli utenti dei gruppi telegram, anche le scuole di preparazione hanno approfittato della svista nel bando per raccogliere le domande da proporre ai propri studenti: “C’è chi si vantava di aver spedito i tutor a fare gli esami vedere i test”.
A cura di Beatrice Tominic
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Ad un'attenta occhiata, il bando non lasciava dubbi a riguardo: per i test di ingresso di medicina erano previste due sessioni, una ad aprile e l'altra nel mese di luglio, a differenza degli anni scorsi in cui si teneva un unico turno. Ed entrambi gli appuntamenti prevedevano le stesse domande. Una volta appresa questa presunta svista da parte del Mur che ha stilato il documento, sono in molti che hanno cercato, in alcuni casi inconsapevolmente, di riuscire a guadagnarci qualcosa.

"Abbiamo iniziato i nostri accertamenti già dalla primavera. Con noi, sono in molti ad aver colto questa occasione: dopo i primi test di aprile, i ragazzi hanno iniziato a condividere le domande nei gruppi Telegram o, addirittura, ad organizzare dei veri e propri data base su Google Drive. Documenti anche stampabili, per avere i quali ragazze e ragazzi più volenterosi si sono fatti pagare anche 20 euro. E non mancano le scuole: ne esistono alcune che si sono vantate di aver mandato i propri tutor a svolgere il test per raccogliere le domande. Una, in particolare, ha raccolto le domande e ha messo il proprio logo nel file che ha messo a disposizione dei propri studenti". A parlare a Fanpage.it è l'avvocato Francesco Leone, dello studio Leone-Fell e CO., che da anni si occupa di monitorare la situazione nei concorsi pubblici.

Tolc di medicina tutto da rifare: le irregolarità fin dal bando

Non è la prima volta che si verificano irregolari in test di questo genere: "Quasi ogni anno ci sono delle illegittimità. Ma mai come quest'anno la procedura è stata irregolare. Lo spazio per le irregolarità è stato disposto proprio dal ministero e dal bando stessi – continua l'avvocato – Entrambe le sessioni potevano essere sostenuti dalle stesse persone e fin dal bando era lampante che la banca dati di domande in entrambe le prove sarebbe stata la stessa. Molti studenti si erano già riuniti intorno a gruppi Telegram o scuole di preparazione". Così, una volta sostenuto il test, hanno condiviso le domande che erano loro capitate all'esame in chat.

"Mi ricordo 10 domande, ve le mando", scrivevano via chat, prima di inserire l'elenco nel messaggio. E poi sono stati creati i file, documenti da Google Drive o Excel, in cui ognuno poteva aggiungere le domande che ricordava. "Domanda dopo domanda, sono arrivati concretamente a costituire la banca dati con le domande che sarebbero somministrate anche a luglio – continua l'avvocato Leone – Bastava studiare e imparare a memoria le domande, di cui almeno una parte sarebbe capitata nel test".

E, in alcuni casi, il meccanismo di condivisione è stato convertito in vera e propria compravendita delle domande: "Te le mando in privato, ma voglio 20 euro su paypal", scrive A. in un messaggio dopo che gli era stato chiesto di inviare il documento con i file.

I provvedimento dopo la pubblicazione della graduatoria

La graduatoria, con le persone idonee, è stata compilata ieri: "Migliaia di persone hanno riportato dei punteggi alti perché ha frequentato la scuola di preparazione furba, ha partecipato ai gruppi, ha svolto l'esame di aprile o ha acquistato le domande".

Per questa ragione, lo studio legale ha presentato un esposto in procura e un ricorso collettivo al Tar Lazio. Verrà inoltre chiesto al Giudice amministrativo di esaminare il materiale probatorio ed eventualmente di trasmettere il fascicolo alla Procura della Repubblica di Roma per valutare la sussistenza di eventuali profili penali.

La reazione del ministero

Dopo aver appreso delle irregolarità emerse grazie al lavoro dello studio legale, il ministero ha chiesto chiarimenti al Consorzio Cisia, l'ente che sviluppa gli esami. Nel frattempo dal Cisia hanno già fatto sapere che le misure di sicurezza e protezione dei dati, incluso il sistema di erogazione, sono tali da garantire ai massimi livelli l’integrità del database delle domande e che i punteggi equalizzati dei TOLC-MED e VET  sono stati attribuiti nel pieno rispetto di quanto stabilito dagli atti ministeriali.

"La richiesta di chiarimenti da parte del Ministero mi mostra che, nonostante il bando sia stato scritto dal ministero stesso, evidentemente non conosce il contenuto di quanto pubblicato – dice il legale – Oppure stanno scaricando un po' le responsabilità. Abbiamo le prove delle banche dati autoprodotte o prodotte dalle scuole di preparazione: la sessione di luglio sicuramente è completamente irregolare".

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