Timbrava il cartellino al centro vaccinale e poi se ne andava: dottoressa Asl sospesa per un anno

Una dottoressa in servizio presso l'ambulatorio vaccinale del Distretto Sanitario Asl di Priverno è stata sospesa dal lavoro per un anno. Secondo quanto emerso dalle indagini condotte dai carabinieri del Nas, timbrava il cartellino e poi se ne andava, lasciando di fatto il turno scoperto e non garantendo il servizio alla cittadinanza, che si trovava quindi a dover avere a che fare con rimandi e ritardi. Le indagini, articolate e durate per diverso tempo, sono sfociate nel provvedimento emesso dal giudice per le indagini preliminare del Tribunale di Latina, che ha disposto la sospensione per un anno della professionista.
Secondo quando emerso dagli accertamenti, la dottoressa arrivava al centro vaccinale quando era il suo turno di lavoro, timbrava il cartellino, e poi se ne andava. Tornava solamente alla fine del turno per timbrare l'uscita. Dalle indagini è emerso che il suo non era un comportamento sporadico, ma avveniva con regolarità, non garantendo quindi di fatto il servizio pubblico ai cittadini che ne avevano bisogno. Chi si recava al centro per essere vaccinato, spesso non trovava personale, oppure doveva aspettare moltissimo prima che arrivasse il suo turno.
La professionista è stata pedinata e controllata dai militari, che hanno visionato anche le telecamere di sorveglianza del centro vaccinale al fine di vedere se effettivamente la dottoressa si allontanasse in orario di lavoro. Le immagini parlano chiaro: si vedeva chiaramente la dottoressa timbrare e andare via, come se nulla fosse. "La misura interdittiva – disposta per un anno – ha lo scopo di impedire la reiterazione del reato e di tutelare il corretto funzionamento della pubblica amministrazione – spiegano i militari in una nota – in particolare in un settore strategico e delicato come quello della sanità pubblica".