Tifoso ferito da un petardo al derby, chi lo ha lanciato si difende: “Credevo fosse un fumogeno”
Si difende così il 42enne tifoso della Lazio accusato di aver tirato un petardo a un tifoso della Roma: "Ho creduto di tirare una torcia da stadio, non certo un oggetto con dentro esplosivo. Ho raccolto quella cosa da terra e l’ho tenuta stretta tra le mani perqualche secondo prima di lanciarla. Perciò ho rischiato di perdere la mano. E sarebbe stato meglio. Perché non volevo fare del male a nessuno". Queste le parole del supporter laziale, riportate dal Corriere della Sera.
Il tifoso della Roma ha perso un orecchio
Il tifoso della Roma colpito dal petardo, un ragazzo di 27 anni, è stato ricoverato e poi dimesso con una prognosi di 60 giorni. Inoltre l'esplosione gli ha fatto perdere un orecchio. Il 42enne tifoso biancoceleste adesso dovrà rispondere dell'accusa di lesioni gravissime volontarie.
Secondo quanto ricostruito, il supporter laziale avrebbe già ricevuto un Daspo nel 2003, quando partecipò ad una rissa allo stadio di Firenze. Attualmente si trova nel carcere romano di Regina Coeli in attesa di nuove disposizioni da parte dei giudici.
La ricostruzione dell'episodio prima del Derby
Stando a quanto si apprende, l'incidente con il petardo è avvenuto prima dell'inizio del derby Lazio-Roma di Coppa Italia dello scorso mercoledì: il tifoso della Lazio avrebbe tirato il petardo verso la Curva Sud e avrebbe colpito due tifosi. Uno, il 27enne, è rimasto ferito in modo grave e l'altro, invece, se l'è cavata con pochi giorni di prognosi. il 42enne è stato individuato in meno di due giorni grazie alle telecamere di sorveglianza installate allo Stadio Olimpico, che hanno ripreso la scena: l'uomo si piega, prende il petardo e lo tira. A suo dire, pensava di lanciare un fumogeno. Da capire se questa giustificazione abbia convinto gli investigatori.