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Tiburtina, aveva minacciato la cassiera con una pistola lanciarazzi: condannato a 3 anni

La mattina del 24 agosto Jan Lukes, 74enne di origini ceche, aveva seminato il panico all’interno della stazione Tiburtina. Nel suo zaino gli agenti hanno trovato un’ascia, quattro coltelli, una balestra, dei dardi e munizioni a salve.
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È stato condannato in rito abbreviato a tre anni di carcere l'uomo che nelle prime ore della mattinata di giovedì 24 agosto ha estratto una pistola – che poi si è scoperto essere una pistola lanciarazzi – e ha minacciato la cassiera di uno dei bar presenti nella galleria commerciale della stazione Tiburtina, sparando un colpo in aria. L'autore del folle gesto è stato in seguito identificato: si tratta di un cittadino di origini ceche chiamato Jan Lukes, 74 anni; l'uomo è accusato di tentata rapina e porto abusivo di armi.

La condanna in rito abbreviato

Dopo il rinvio dello scorso interrogatorio di garanzia, previsto per il 25 agosto, a causa dell'assenza di un interprete che potesse tradurre le dichiarazioni dell'uomo, nella giornata di oggi martedì 29 agosto si è infine tenuta l'udienza a piazzale Clodio. "Ero stato derubato di circa 100 euro poco prima e non sapevo come procurarmi il biglietto per l'autobus per tornare a Praga", la spiegazione che Lukes ha fornito oggi in aula davanti ai giudici, come riporta AdnKronos. L'uomo è stato condannato a tre anni di carcere: la pm Claudia Alberti aveva chiesto una pena di 4 anni e 4 mesi. L'avvocato difensore, Luciano Guidarelli, ha annunciato ricorso.

La tentata rapina

Jan Lukes ha scatenato il panico all'interno della galleria commerciale della stazione Tiburtina lo scorso 24 agosto: si è avvicinato alla cassiera e puntandole addosso una pistola lanciarazzi le ha intimato "money, money". Il 74enne ha poi sparato un colpo in aria. Immediato l'intervento degli addetti alla sicurezza presenti in stazione e degli agenti della polizia ferroviaria che hanno bloccato il 74enne. Dopo averlo arrestato, gli agenti della Polfer hanno trovato nello zaino dell'uomo un vero e proprio arsenale: un'ascia, quattro coltelli, una balestra, dei dardi e munizioni a salve. Fortunatamente non è stato segnalato alcun ferito tra viaggiatori e pendolari che in quelle ore attraversavano la stazione: per loro solo un gran spavento.

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