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“Ti salvi solo se mi chiami”, minaccia la ex con una pistola ma è una macchina per tatuaggi

Ha finto che si trattasse di una pistola, invece era una macchinetta per fare i tatuaggi: l’ha impugnata e si è scattato delle foto, minacciando la ex.
A cura di Beatrice Tominic
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Si erano lasciati dopo una relazione durata appena poche settimane, ma lui, un uomo di 34 anni, ha continuato a perseguitare la ex fidanzata. Messaggi vocali e immagini: così cercava di spaventare la ragazza, ma anche con appostamenti sotto casa e violenze fisiche. In una delle immagini inviate alla giovane, il trentaquattrenne impugna un oggetto che sembra essere una pistola. In realtà, come poi dimostrerà il ritrovamento a casa del ragazzo, si tratta di una macchinetta per fare tatuaggi. È successo nella zona di Centocelle: ora l'uomo di trova agli arresti domiciliari.

Lo stalking nei confronti della ex

"Ti salvi solo se mi chiami", queste le parole del trentaquattrenne nei messaggi minatori rivolti alla ex. Nei giorni precedenti all'arresto, il trentaquattrenne si sarebbe anche appostato sotto casa della ragazza e, nel tentativo di baciarla senza il suo consenso, l'ha morsa e spinta a terra.

Proprio dopo quanto accaduto la giovane si è rivolta agli agenti del V distretto Prenestino che hanno immediatamente aperto le indagini. I poliziotti hanno acquisito il materiale audio, i video e le foto che l'uomo ha inoltrato alla ex. Fra questi, anche la foto in cui impugna la pistola.

Impugna la pistola, in realtà è una macchinetta per tatuaggi

Fra i file multimediali di cui sono entrati in possesso i poliziotti, anche una foto in cui il trentaquattrenne impugnerebbe una pistola. Aveva inviato l'immagine alla ragazza, insieme alla minacce, probabilmente con l'intento di riuscire a spaventarla ancora di più. Dagli accertamenti dei poliziotti, che hanno ispezionato l'abitazione del trentaquattrenne, hanno compreso che si trattava, in realtà, di una macchinetta per fare i tatuaggi che, afferrata in quel modo, poteva sembrare un'arma.

L'arresto del trentaquattrenne

A seguito degli approfondimenti e secondo la nuova normativa relaziona al codice rosso sul contrasto alla violenza di genere, il trentaquattrenne è stato arrestato perché gravemente indiziato dei reati di atti persecutori e lesioni nei confronti dell’ex e trasferito nel carcere di Regina Coeli. Dopo la convalida dell'arresto, nei suoi confronti sono stati disposti gli arresti domiciliari.

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