Thomas Bricca, l’appello dei genitori a procura e ministro della Giustizia: “Dateci risposte”
Sono trascorsi quasi quattro mesi dall'omicidio di Thomas Bricca, ucciso a colpi di pistola la sera del 30 gennaio scorso in Largo Cittadini nel Comune di Alatri in provincia di Frosinone. I genitori del diciannovenne, Paolo Bricca e Federica Sabellico, chiedono giustizia, a che punto siano le indagini e che si faccia chiarezza sugli autori del delitto. Al momento ci sono due nomi iscritti nel registro degli indagati, quello di Mattia Toson e del padre Roberto, entrambi a piede libero.
"Bisogna comprendere la frustrazione della famigliari di Thomas, che come tutti sono consapevoli che gli assassini appartengono ad un determinato ambiente di Alatri e a tutt'oggi non sono stati raccolti elementi sufficienti per inchiodarli alle loro responsabilità" ha detto contattata da Fanpage.it in merito al punto della situazione l'avvocato di parte civile Marilena Colagiacomo, che assiste la famiglia Bricca. I genitori di Thomas vogliono appellarsi alla procura generale e al Ministero di Grazia e Giustizia, per chiedere risposte sull’andamento delle indagini.
"Certamente la procura generale è una possibilità di supporto alle indagini prevista dal codice che può subentrare quando la procura ordinaria non raggiunge i risultati. Io ad oggi non conosco cosa abbia in mano la procura anche perché le mie richieste di accesso ai dati dei telefoni sequestrati sono state respinte e quindi i consulenti da me nominati non possono essere di supporto in questo momento. Attendiamo quindi gli sviluppi dell analisi dei dati e vedremo". In merito a quanto sappiamo ora spiega: "Dobbiamo attendere l'analisi dei dati sui telefoni, che dovranno poi essere confrontati con gli esiti dell'autopsia e alle dichiarazioni rese dai sommari informatori, che gli investigatori e Procura hanno acquisito in questi mesi".