Thomas 17enne trans colpito da un sasso: “Mi hanno gridato contro riaprite i forni crematori”
Thomas, il diciassettenne transgender vittima di un'aggressione a Cisterna di Latina, ha raccontato a Fanpage.it quanto accaduto la sera del 30 agosto scorso, quando due coetanei lo hanno prima insultato e poi colpito con un sasso. "Stavo camminando in strada, è passata un'auto, dalla quale qualcuno rivolgendosi a me ha detto ‘riaprissero i forni crematori'. Uno dei ragazzi che erano a bordo si è sporto fuori dalla macchina e mi ha lanciato un sasso in faccia, gridandomi contro ‘lesbica di m…a!'. Mi hanno deriso e sono andati via".
"A scuola mi dicevano tieni i capelli lunghi e fai la femmina"
Non è la prima volta che Thomas riceve insulti omofobici. Anche a scuola, ha raccontato, non è stato facile, nel suo percorso di transizione l'adolescente ha trovato molte difficoltà. "Mi hanno detto che le femmine non portano i capelli corti e che dunque quando entravo in classe dovevo averli lunghi – spiega – Mi sono sentito dire che non avrebbero potuto rivolgersi a me con il pronome al maschile, perché io ero una femmina e farlo era illegale. Che a scuola dovevo essere quello che ero, una femmina e così dovevo rimanere".
L'aggressione omofoba a Cisterna di Latina
Thomas ha raccontato pubblicamente l'aggressione di cui è rimasto vittima sui social network e sulla quale indagano i carabinieri, spiegando che avrebbe denunciato i responsabili. Una decisione quella di esporsi pubblicamente nata dal fatto che "ho voluto diffondere quanto sono stato costretto a subire per sensibilizzare la comunità in cui vivo sulla violenza contro le persone Lgbt – chiarisce – ma non mi aspettavo di ricevere tutta questa attenzione. Ne sono contento".
L'avvocata di Thomas: "Speriamo in una sentenza esemplare"
"La denuncia è importante, non solo perché c'è stata di fatto una violenza – spiega l'avvoccata di Thomas, Jenny Giovannelli – ma anche perché ad oggi non esiste una legge vera e propria, che possa tutelare le persone dalla discriminazione. Si spera che dunque possa arrivare una sentenza esemplare".
Di Alessia Rabbai e Simona Berterame