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Terremoto a Roma, sismologa: “Nessun allarme specifico, ma occorre imparare a convivere con scosse”

Le scosse sono state avvertite in buona parte della zona est di Roma: “Capita anche con magnitudo così basse. L’Italia ha forte attività sismica, dobbiamo imparare a conviverci”.
A cura di Beatrice Tominic
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Stanotte Roma è stata svegliata da una serie di scosse di terremoto di magnitudo compresa fra 1.9 e 2.2. Le scosse, quella maggiore, di magnitudo 2.2, hanno avuto epicentro a Frascati e Ciampino, ma sono state avvertite sui Castelli Romani e in tutta la zona sud est della città di Roma. Segnalazioni sono arrivate a Morena, a Cinecittà Est, alla Romanina, Alessandrino, Tor Vergata, Casilina, Grotte Celoni e nella zona di Tor Bella Monaca e Torre Maura: a Torre Gaia, dove il sisma è stato più forte, molte persone si sono riversate in strada, preoccupate. Perché in alcune zone di Roma la scossa è stata avvertita così chiaramente se la magnitudo non ha mai superato 2.2?

"Quando le scosse sono più vicine alla superficie terrestre, è più facile che vengano avvertite dalla popolazione anche se si tratta di bassa magnitudo. Stanotte il terremoto si è verificato entro i primi 10 chilometri dalla crosta – ha dichiarato a Fanpage.it la dottoressa Lucia Margheriti, sismologa dell'INVG, Istituto Nazionale di Vulcanologia e Geofisica – L'orario, fra le 23.38 e le 23.55, inoltre, ha trovato molte persone dentro casa, già a letto. Giocano un ruolo importanti anche altri fattori, come la densità di popolazione (nelle zone più abitate c'è più probabilità che qualcuno sia riuscito a sentire la scossa, ndr) e il contesto urbano".

Il terremoto di 2.2 avvertito a Roma nella notte

Le zone che hanno avvertito le scosse di terremoto più chiaramente, non a caso, sono state quelle più vicine al luogo dell'epicentro: "Non è raro che anche queste scosse più lievi vengano avvertite dalla popolazione. Il fatto che la maggior parte delle persone si trovasse già a letto, non è un caso. Stando fermi è più facile notare le vibrazioni, spesso anche perché si fa più attenzione anche ai piccoli movimenti, come finestre o oggetti che si muovono. In queste condizioni è più facile avvertire anche quelle più lievi che, magari, sarebbero quasi impercettibili mentre si cammina o si è in automobile", ha continuato a spiegare a Fanpage.it la dottoressa Margheriti.

La grande densità di popolazione dei quartieri coinvolti, poi, ha fatto sì che un gran numero di persone avvertisse il terremoto. Come anticipato, però, anche il terreno su cui è stata costruito l'edificio dal quale è stata avvertita la scossa fa la differenza: "Se si vive in un'abitazione costruita su sedimenti alluvionali, ad esempio, la vibrazione viene amplificata: questo è quanto accade negli edifici nella valle del Tevere quando si verificano terremoti appenninici".

Lo sciame sismico che ha colpito Roma

Le scosse più alte registrate ieri dai sismografi (che, ricordiamo, registrano anche le vibrazioni di lievissima entità, anche quelle che sfuggono alle persone, ndr) sono quattro: si può parlare di uno sciame sismico?

L'epicentro sulla carta geografica (Fonte Ingv)
L'epicentro sulla carta geografica (Fonte Ingv)

"Come definizione di sciame intendiamo una serie di terremoti, più o meno di magnitudo confrontabile, vicini nello spazio e nel tempo. Quindi sì, potremmo definirlo uno sciame sismico, senza però che questo abbia accezione particolarmente allarmante – ha continuato a spiegare la sismologa – In questa zona, il terremoto più alto registrato negli ultimi dieci anni è quello di Colonna, di magnitudo 3.6, avvenuto il 23 giugno del 2019, sicuramente recepito in maniera molto chiara in tutta quella zona della città".

Terremoto a Roma: ci saranno altre scosse?

A fronte dei terremoti di questa notte, cittadine e cittadini preoccupati si chiedono se ci sia il rischio di nuove scosse nel corso delle prossime ore o dei prossimi giorni? "L'Italia è tutto territorio sismico, dobbiamo aspettarci scosse con una magnitudo bassa in qualsiasi momento e in qualsiasi parte del nostro Paese. I terremoti che coinvolgono la zona di Roma sono quelli appenninici o quelli del territorio del complesso vulcanico dei Colli Albani – ha precisato la dottoressa Margheriti – Scosse di questo tipo, talvolta anche di magnitudo più alta, si sono verificate nel corso degli anni e continueranno a verificarsi in futuro".

In questi casi, però, è importante monitorare questo tipo di fenomeni e approfittarne per ricordarsi di effettuare i controlli utili: "In questi casi è utile accertare la robustezza della propria abitazione e la disposizione di mobili e oggetti all'interno: è sconsigliato appendere specchi o quadri pesanti sopra alla testiera del letto e potrebbe essere utile fare un controllo sulle librerie, che devono essere ben assicurate alle pareti. Può essere utile accertarsi del funzionamento della normativa antisismica: magari cercare il luogo in cui si trova il punto di raccolta indicato dalla Protezione Civile e studiare il piano di emergenza o, nel caso degli e delle insegnanti, cogliere l'occasione per parlare a scuola del comportamento da seguire in casi del genere – ha suggerito nel corso dell'intervista per Fanpage.it – Non per qualche allarme particolare, ma essendo un Paese a forte attività sismica, è necessario imparare a convivere con i terremoti".

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