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Terre agricole, cittadini contro la messa a bando dell’Aniene: “No a privati che fanno profitto”

Protesta delle associazioni contro la messa a bando di 14 ettari nella Valle dell’Aniene. Lanciata una petizione che finora ha raccolto più di 4mila firme. L’assessorato all’ambiente: “Attività agricole saranno valore aggiunto per il territorio”.
A cura di Natascia Grbic
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Il 25 gennaio scade il bando per l'assegnazione delle terre agricole a Roma. Sono tre (dopo lo stralcio di Tor Bella Monaca) i lotti per cui è prevista l'assegnazione: Marcigliana, Valle dell'Aniene e Colle Monfortani. Ma sul secondo è polemica: cittadini e associazioni del territorio sono profondamente contrari al progetto e chiedono sia ritirato.

"Il bando presenta diverse incongruenze ed errori tecnici – ci spiega Simone, del centro sociale la Torre, che si trova proprio nella Valle dell'Aniene – Ci sono ettari che non possono essere sfruttati perché già occupati da altre progettazioni, altre particelle sono libere ma occupate dal bosco o soggette a vincolo della riserva. Siamo poi preoccupati di come il bando andrà a interferire con la sentieristica ciclopedonale e i 168 orti urbani presenti nella Valle".

Le associazioni: "No imprenditori che fanno profitto sul territorio"

Il bando del Comune di Roma, inoltre, è volto a "restituire alla produzione terreni abbandonati e degradati e contrastare il consumo di suolo". Un altro punto che solleva il disappunto delle associazioni: "Quando il comune è venuto a fare il sopralluogo abbiamo fatto notare che l'area è vissuta e gestita dalla cittadinanza, non è né degradata né abbandonata", aggiunge Simone. "Hanno messo a bando alcuni degli ettari più curati, e così chi arriverà troverà già tutto pronto e fatto per il lavoro delle associazioni che hanno tirato via tonnellate di immondizia accumulate in 30 anni, per non parlare dei prati curati e delle forestazioni".

Ciò che le associazioni contestano è la messa a bando del lotto a favore di soggetti imprenditoriali che "verranno qui a fare profitto. E che potrebbero porre seri limiti alla fruibilità dell'area, tra cui quello dell'acqua. Noi abbiamo già difficoltà perché in certi periodi dell'anno dobbiamo razionarla e non c'è scritto da nessuna parte che chi vincerà il bando, nelle cui particelle ricade il pozzo, continuerà a dividerla con noi e con chi coltiva gli orti urbani".

Le associazioni hanno lanciato una petizione per fermare la messa a bando di 14 ettari nella riserva dell'Aniene. Finora hanno firmato 4300 persone. Ma il progetto, almeno per il momento, è destinato ad andare avanti.

Alfonsi: "Bando vuole essere valore aggiunto al territorio"

"Sono dispiaciuta e sorpresa delle proteste sollevate dalle associazioni del territorio, con cui abbiamo avviato un percorso di ascolto e interlocuzione per affrontare le diverse problematiche in modo condiviso – ha dichiarato a Fanpage.it l'assessora  all'Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei rifiuti di Roma Capitale Sabrina Alfonsi -. Il bando che comprende il lotto di aree ubicate nella Valle dell’Aniene è stato concepito per integrarsi con le realtà presenti, rispettare pienamente i vincoli imposti dalla Riserva naturale e concorrere a tutelarne il patrimonio ambientale e di biodiversità, nonché assicurare la pubblica fruizione delle zone verdi".

Secondo quanto riportato dall'assessora, non si andranno a verificare incompatibilità tra chi vincerà il bando e le associazioni presenti sul territorio. "Abbiamo chiaramente indicato che le eventuali proposte che auspichiamo arrivino dovranno essere compatibili con gli interventi e le esperienze in essere quali, ad esempio, il progetto della passerella ciclopedonale, gli orti urbani, gli interventi di forestazione, gli spazi del centro sociale e il rispetto di questi criteri sarà rigorosamente valutato – continua –  Tutte le problematiche sollevate, dal rischio alluvionale del fiume, alla fornitura idrica agli orti con la condivisione del pozzo, alla premialità dell’agricoltura biologica sono state attentamente prese in considerazione e non condizionano gli esiti del bando".

"Il Bando si ispira ad una visione dell’agricoltura urbana come opportunità per promuovere valori ambientali, sociali, culturali dei territori interessati. Come amministrazione vogliamo favorire un’agricoltura rigenerativa caratterizzata dal profondo rispetto degli ambienti naturali, della biodiversità, del paesaggio, delle realtà sociali e in grado di contrastare gli effetti devastanti dell’eccessivo sfruttamento del suolo. La presenza di attività agricole nel parco della Valle dell’Aniene vuole essere, quindi, un valore aggiunto per questo bellissimo polmone verde della città e per i tanti cittadini che lo frequentano".

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