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Termovalorizzatore di Roma, possibili guai: l’area può diventare ad ‘alto rischio ambientale’

La Regione Lazio ha informato di essere al lavoro per verificare la richiesta del Comune di Albano Laziale di istituire in quella zona un’area ad elevato rischio ambientale. Se la richiesta venisse accolta i lavori per la realizzazione del termovalorizzatore potrebbero essere bloccati.
A cura di Enrico Tata
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Il termovalorizzatore di Santa Palomba secondo il progetto di Acea
Il termovalorizzatore di Santa Palomba secondo il progetto di Acea

Possibili novità per il futuro del termovalorizzatore di Roma a Santa Palomba. La Regione Lazio ha informato di essere al lavoro per verificare la richiesta del Comune di Albano Laziale di istituire in quella zona un'area ad elevato rischio ambientale. Il perimetro comprenderebbe non solo la discarica di Roncigliano, ma anche i terreni su cui dovrebbe sorgere il nuovo impianto per l'incenerimento dei rifiuti della Capitale.

Il presidente Rocca ha precisato che la richiesta di Albano è al vaglio dei tecnici della Regione. L'assessora all'Ambiente Elena Palazzo, ha spiegato Rocca, sta seguendo personalmente la questione "ma per quanto sia io che l'assessore Palazzo possiamo seguirla questo è un tema tecnico ed è in mano agli uffici. La sta seguendo la direttrice D'Ercole. Io non interferirò mai con i procedimenti amministrativi e lo stesso devono fare i miei assessori. Ho informato il sindaco di Roma Gualtieri di questa richiesta, c'è un timing che è quello dell'avvio dei lavori del termovalorizzatore e i tecnici della Regione sanno che non ci devono mettere un giorno in più né uno in meno di quello che serve".

Rocca ha poi aggiunto che "non bisogna dormirci sopra ma nemmeno farsi prendere dalla fretta. Devono lavorare serenamente per valutare se quell'area è idonea o meno perché ne va del ciclo dei rifiuti di Roma e della Regione, della salute. Oggi affrontiamo il fallimento totale della giunta Zingaretti e di chi per lui si occupava della politica dei rifiuti".

La questione non è di poco conto, perché l'istituzione di un'area ad elevato rischio di crisi ambientale potrebbe bloccare i lavori per la costruzione del termovalorizzatore che Gualtieri vorrebbe in funzione nel 2028. Le aree ad elevato rischio sono disciplinate dalla legge regionale 12 del 2019 e prevedono la tutela dell'area in presenza di gravi alterazioni dei valori ambientali attraverso l'adozione di un Piano di Risanamento.

L'intervento della Regione sulla richiesta è stato sollecitato più volte dal sindaco di Albano, Massimiliano Borelli, Partito democratico, che nei giorni scorsi ha dichiarato all'agenzia Dire: "All'inizio della scorsa settimana per la terza volta ho chiesto con una lettera al presidente della Regione Lazio di valutare la richiesta inviatagli più di un anno fa, su delega del Consiglio Comunale di Albano, di istituire un'area ad elevato rischio di crisi ambientale intorno al sito della discarica Roncigliano e potenzialmente ricadente anche dove il Campidoglio vorrebbe costruire il termovalorizzatore".

E ancora: "La richiesta in questione ha la finalità di valutare anche l'inquinamento delle falde acquifere e dei terreni circostanti la discarica. Ho sollecitato già due volte nel 2024 il presidente Rocca a informarci sulle determinazioni che la Regione vorrà adottare al proposito. Vorrei che anche il presidente della Regione dimostrasse la nostra stessa preoccupazione per la tutela di questi territori da troppi anni al centro di scelte penalizzanti. Mi auguro che anche i parlamentari e i consiglieri regionali della maggioranza che operano sul territorio dei Castelli romani sensibilizzino il governatore all'adozione di questo provvedimento di tutela dell'ambiente e della salute dei cittadini".

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