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Termovalorizzatore di Roma, i comitati No Inc: “Alla festa dell’Unità Schlein ha aperto a un confronto”

I comitati contro il termovalorizzatore di Roma hanno chiesto alla segretaria del Pd, Elly Schlein, di aprire un confronto sull’impianto voluto dal sindaco Gualtieri. E lei, a loro dire, avrebbe aperto alla possibilità di un incontro.
A cura di Enrico Tata
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Tutto deciso sul termovalorizzatore di Roma? Secondo i comitati che lottano contro quello che definiscono da sempre ‘inceneritore', sembra proprio di no. A loro dire, la segretaria del Partito democratico Elly Schlein avrebbe promesso pubblicamente, a cittadini, militanti e comitati, di essere pronta ad aprire un confronto sul tema. Secondo altre versioni, la segretaria avrebbe semplicemente detto che non era quello il momento adatto e di inviare una mail alla segreteria del Pd. Ma il progetto del sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, può essere ancora messo in discussione?

L'iter per la realizzazione del nuovo impianto di Santa Palomba è in fase avanzata. Dopo aver presentato l'offerta per la realizzazione del termovalorizzatore, Acea attende, nelle prossime settimane, la conferma ufficiale da parte del Comune di Roma in merito all'aggiudicazione della gara. Sarà Invitalia il soggetto che verificherà i requisiti di Acea e che decreterà l'esito della procedura. Ma il progetto c'è, è concreto, e Acea si è detta pronta ad aprire i cantieri per il nuovo impianto a fine del 2024 o all'inizio del 2025.

Le presunte parole pronunciate da Schlein, tuttavia, sembrano aprire un piccolo spiraglio. Ieri la segretaria è intervenuta alla festa dell'Unità di Genzano di Roma, Castelli Romani, con i sindaci dei comuni di quel territorio (anche Pd) che da tempo mettono in dubbio la bontà dell'operazione di Gualtieri. La presidente del Consiglio Comunale di Genzano, Patrizia Mancini, ha consegnato a Schlein il libro "La verità sull'inceneritore di Roma" e in seguito, riferiscono i comitati No Inc, la leader dem ha assicurato che avrebbe aperto un confronto sul tema.

Spiega Marco Alteri, portavoce della Rete Tutela Roma Sud: "Schlein, davanti al segretario regionale Daniele Leodori e una decina di giornalisti, ha detto a Marta Bonafoni, coordinatrice della segreteria nazionale del Pd, di fissare un incontro per aprire il confronto sull'inceneritore. Mi sembra una novità importante rispetto a quanto avvenuto finora". E ancora: "I grandi partiti si vedono dalla capacità di mettersi in discussione. Il Pd è quello che ha votato il Jobs Act e adesso prende le firme per abrogarlo, perché questa è la politica. Adesso vediamo se è capace di scegliere il futuro e la tutela del bene comune anche sugli inceneritori".

Lo stesso Marco Alteri ha confermato a Fanpage.it che quello di Schlein è stato a tutti gli effetti un impegno ad aprire un confronto e a organizzare un incontro. Secondo quanto riporta sul proprio sito l'agenzia Dire e stando a quanto raccontato anche a Fanpage.it, in realtà Schlein avrebbe ricevuto "la richiesta "personale" di aprire un tavolo sulla questione" e "avrebbe replicato di sentire il partito, a partire dalla coordinatrice della segreteria nazionale, Marta Bonafoni".

In ogni caso, la richiesta formale di un incontro da parte della Rete Tutela Roma Sud non si è fatta attendere. Ecco il testo:

"Gentilissima segretaria nazionale del Partito Democratico- si legge nella mail inviata agli indirizzi di posta della camera e del partito della segretaria dem- facciamo seguito all’impegno di avviare un tavolo di confronto sul delicato tema dell’inceneritore romano, preso ieri alla Festa dell’Unità di Genzano, per chiederle di fissare un appuntamento con una delegazione dei sindaci del Pd dei Castelli, alla presenza di una rappresentanza della società civile. Confidando nella sua volontà di ascolto del territorio, siamo fiduciosi per un pronto riscontro".

La mail inviata a Schlein
La mail inviata a Schlein

Verdi-Sinistra: "Bene apertura Schlein su inceneritore"

"Apprezziamo la posizione assunta dalla segretaria del PD Elly Schlein che ieri da Genzano, in occasione della festa dell’Unità, si è impegnata a promuovere prossimamente un confronto urgente con i Comitati No Inceneritore. Questo atteggiamento ci fa ben sperare sull’inizio di un dialogo proficuo nell’interesse della tutela dell'ambiente e della salute dei cittadini", scrivono in una nota i consiglieri capitolini dell’Alleanza Verdi-Sinistra Nando Bonessio e Alessandro Luparelli.

"Auspichiamo che a questo momento di confronto, oltre ai Comitati territoriali e ambientalisti, la segretaria nazionale del PD Elly Schlein voglia invitare anche quelle forze politiche che pur sostenendo con coerenza e convintamente gli atti di governo della città approvati dall’amministrazione Gualtieri, hanno sempre portato avanti una posizione critica ma mai ideologica sulla costruzione di un inceneritore, peraltro non previsto nel programma di coalizione. Più volte è stata richiesta, senza avere risposta, una valutazione tecnico-ambientale del tutto diversa rispetto a quella condotta fino ad ora; così come l’istituzione di un comitato, anche di livello internazionale, composto da esperti, studiosi e scienziati al fine di individuare la strategia migliore per il trattamento dei rifiuti a Roma. Per questo ora apprezziamo la disponibilità manifestata dalla segretaria nazionale del PD, fiduciosi che possa segnare l’avvio non solo della stagione della partecipazione dei cittadini ma anche del sano confronto politico".

Angelucci (Pd): "Proposta Gualtieri è alternativa a discariche"

“I comitati contrari al termovalorizzatore propongono di realizzare a Roma una discarica che possa raccogliere 300.000 tonnellate all’anno di rifiuti, 3 milioni di tonnellate in 10 anni, senza però indicare in quale zona della città intendono realizzarla”. Lo ha dichiarato in una nota Mariano Angelucci, consigliere del Pd in Campidoglio.

“Per rendersene conto basta leggere la proposta alternativa al Piano dei Rifiuti della Capitale contenuta nel libro "La verità sull’inceneritore di Roma" alle pagine 132 e 40 del volume, una proposta che si basa sulla realizzazione a Roma di una megadiscarica per il conferimento di almeno 300.000 tonnellate di rifiuti l’anno, e che comunque prevede l’incenerimento di almeno 120.000 t oltre ad un ampio utilizzo dei Tmb", ha spiegato ancora Angelucci, che poi ha concluso: "Leggendo bene le ragioni del librom sembra di capire che sia edito più da un “Comitato pro discarica” che da un “Comitato no inceneritore” e proprio per questo Roma, andrà avanti con determinazione per porre fine allo scempio e ai danni che il partito delle discariche ha causato alla nostra città”.

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